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Silvio Berlusconi, paura per la sua salute: "Rischia di aggravarsi, non si esclude una cronicizzazione"

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L’avvocato Federico Cecconi, che guida il pool di legali di Silvio Berlusconi, è intervenuto per fare chiarezza sulle reali condizioni di salute del fondatore di Forza Italia. “Per quello che ho avuto modo di leggere - ha dichiarato - c’è stato sicuramente un moderato miglioramento nel periodo estivo, che però invece negli ultimi tempi è stato al tempo stesso condizionato da diversi e importanti episodi, soprattutto di fibrillazione striale, che sono quelli che maggiormente preoccupano i medici in termini di stabilità delle condizioni generali”.

E ancora, Cecconi rimarca come "i recenti ricoveri in ospedale di Silvio Berlusconi si inseriscono in un quadro di long Covid, che aggravato dalla patologie in parte sottostanti e in parte sopravvenute”. Il difensore del Cavaliere, in aula per il processo Ruby ter, illustrando l’istanza di legittimo impedimento, sottolinea come il leader di Forza Italia “necessita di un riposo assoluto” per “non aggravare le sue condizioni”, circostanza “che viene a configgete con la disponibilità assoluta a presenziare” alle udienze del processo. Per l’avvocato Cecconi, inoltre, “non si può neanche escludere che ci sia una sorta di cronicizzazione” delle patologie del leader di Forza Italia.

“Inevitabilmente - ha concluso Cecconi - hanno ripercussioni sotto il profilo strettamente giuridico”. L’avvocato di Berlusconi ha parlato prima dell’udienza del processo milanese Ruby Ter, per la quale è stata presentata una richiesta di rinvio per motivi di salute. L’ultima visita al San Raffaele di Milano è datata lunedì 6 settembre: l’ennesimo blitz del Cav dal suo medico personale, Alberto Zangrillo, ha agitato ancora una volta i fedelissimi, che non riescono ad abituarsi alle frequenti visite in ospedale del loro leader.

Il quale è alle prese con le condizioni di salute altalenanti non solo a causa delle aritmie cardiache, ma anche degli effetti del long Covid. Ovviamente i detrattori non perdono occasione per fare ironia e alimentare sospetti secondo cui l’ex premier starebbe male ogni volta che si avvicina un appuntamento giudiziario, ma dimenticano che ad aprile è stato ricoverato quasi un mese.

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