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DiMartedì, l'ultima vergogna di Marco Travaglio: "Sui morti bisogna dire la verità". Per dar contro a Draghi liscia il pelo ai no-vax

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“Bisogna dire la verità per convincere i no-vax. Oggi abbiamo avuto 71 morti, un anno fa venivamo dal lockdown e non avevamo la variante Delta ma i morti erano sotto i 10 al giorno”. Così Marco Travaglio ha confermato che neanche l’estate gli ha fatto smaltire il rancore nei confronti di Mario Draghi e del suo governo, colpevoli di aver mandato a casa l’amato Giuseppe Conte. Ospitandolo in studio a DiMartedì, Giovanni Floris ha avuto il suo bel da fare per disinnescare la bomba-Travaglio.

 

 

E infatti dinanzi alla sua grottesca affermazione sui morti ha subito replicato che “però bisogna ragionare anche al contrario, pensa che cosa sarebbe potuto accadere oggi senza il vaccino”. Una risposta di buonsenso, quello che sembra totalmente mancare al direttore del Fatto Quotidiano. L'anno scorso dopo il lockdown duro e puro, per i tre mesi estivi non si è più cercato il virus e poi il conto lo abbiamo pagato in autunno, quando gli amici di Travaglio si son fatti travolgere dall'impreparazione. Quindi paragonare la situazione epidemiologica attuale a quella dello scorso anno è una roba che fa la peggior specie di no-vax sui gruppetti Telegram.

 

 

Che lo faccia Travaglio in prima serata, non fa altro che offrire una sponda a quegli invasati. Bisogna dire la verità, dice il direttore del Fatto. E allora diciamola: se non avessimo raggiunto oltre il 70% di popolazione immunizzata, a quest’ora staremmo contando centinaia di morti al giorno a causa della variante Delta. È vero che chi ha fatto le due dosi di vaccino può comunque essere contagiato (la protezione è circa al 65%), ma allo stesso tempo è molto raro contrarre la malattia e soprattutto morire: basta leggere un report qualsiasi proveniente dalle terapie intensive, dove oltre il 90% dei ricoverati sono non vaccinati e gli altri tutti con patologie pregresse importanti.

 

 

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