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Lilli Gruber a Otto e mezzo, il nodo Massimo Cacciari: "Non condivido il suo pensiero sul Green pass. La differenza tra lui e i no vax"

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Una Lilli Gruber a tutto tondo quella che si appresta ad aprire la nuova edizione di Otto e Mezzo con la puntata del 13 settembre. Una stagione "complessa, stimolante, decisiva: se sbagliamo questa fase di ripartenza - la definisce - politica, economica e sanitaria ne pagheremo le conseguenze a lungo. Sarà molto interessante, con Otto e Mezzo, seguire e raccontare questa sfida". Al centro del programma sicuramente la pandemia e il vaccino, sempre più verso l'obbligatorietà. "Penso sia giusto e anche possibile - commenta al Corriere della Sera la posizione del premier Mario Draghi -  visto che già oggi esistono dieci vaccini obbligatori. Il vaccino non è una questione ideologica, ma molto pratica di possibilità di ritorno alla normalità per il bene di tutti".

 

 

Tra i suoi ospiti però c'è anche chi la pensa diversamente. Come Massimo Cacciari, il filosofo scettico sull'uso del Green pass. Averlo in studio "non mi imbarazza e non credo che il professor Cacciari sia paragonabile in alcun modo ai No vax. È vero che ha un pensiero critico su questa fase così particolare della nostra vita pubblica e privata. Capisco alcune sue obiezioni, ma non le condivido". Dare voce ai no-vax infatti per la Gruber non è giusto perché "propagano fake news": "Siamo giornalisti seri per questo: per combattere notizie false che non si basano sui fatti. La critica politica e giornalistica contribuisce alla qualità del nostro dibattito pubblico; la propaganda anti-scientifica avvelena i pozzi".

 

 

Ma la conduttrice non è dura solo con i restii al vaccino contro il Covid. Impossibile da dimenticare l'ultima intervista a Maria Elena Boschi, con la quale è stata tutt'altro che al miele: "Auspicare più donne competenti nei posti di comando e battersi per questo non significa non fare bene il proprio lavoro. Le domande non hanno genere, vanno fatte tutte e a tutti. A volte registro un’idea un po’ distorta della cosiddetta solidarietà femminile nel nostro Paese". Poi è stata la volta di Matteo Salvini che si è presentato con un mazzo di fiori per scusarsi a causa di alcune frasi pronunciate a un comizio della Lega: "I fiori sono arrivati con ritardo, me li ha dati in diretta in una puntata della scorsa stagione e ho apprezzato il gesto. Salvini è un leader energico che si spende molto per le sue idee: il problema è che ora queste idee sembrano un po’ confuse. Da questo punto di vista Draghi rappresenta uno stress test decisivo per la Lega". Più apprezzamento per Giorgia Meloni che definisce "una donna intelligente e caparbia", con però "un grande problema di classe dirigente". Insomma, la Gruber ne ha una per tutti.

 

 

 

 

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