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Silvio Berlusconi rifiuta la perizia psichiatrica: il retroscena, perché la sua corsa al Quirinale può finire qui

 Silvio Berlusconi

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Per Silvio Berlusconi finisce la corsa al Quirinale? Il leader di Forza Italia ha rifiutato una "illimitata perizia psichiatrica", richiesta avanzata dai giudici di Milano del caso Ruby-ter. "È lesiva della mia storia e della mia onorabilità - è stato il durissimo commento del Cavaliere recapitato al presidente del collegio in una lettera-, oltre che un evidente pregiudizio nei miei confronti". Berlusconi ha dunque deciso che "si proceda in mia assenza alla celebrazione di un processo" che ribadisce essere "ingiusto". Una decisione, questa, che potrebbe minare l'ambizione del leader azzurro di raggiungere il Quirinale. 

 

 

Secondo Dagospia infatti la condanna - con la sua assenza al processo - è quasi scontata. E così anche sarebbe scontata l'impossibilità di essere eletto presidente della Repubblica dopo Sergio Mattarella. Tanto che Berlusconi ha anche aggiunto che "l'ipotesi di sottopormi ad una ampia ed illimitata perizia psichiatrica da parte del Tribunale dimostra, per ciò che ho fatto nella vita in molteplici settori fra cui l'imprenditoria, lo sport e la politica, un evidente pregiudizio nei miei confronti e ben mi fa comprendere quale sarà anche l'esito finale di questo ingiusto processo". Insomma, anche lui "fiuta" una condanna.

 

 

Nel processo, lo si ricorda, il Cav è accusato di corruzione in atti giudiziari. L'ex premier deve difendersi dall'accusa di aver pagato Mariani per indurlo a dichiarare il falso sulle cosiddette "cene eleganti" di Arcore, le serate a cui partecipavano le altrettanto cosiddette "Olgettine", le giovani ragazze ora imputate nel procedimento milanese. La perizia medico legale era stata disposta a seguito di un'altra istanza di legittimo impedimento per motivi di salute da parte dell'ex premier. E hanno dato tempo agli esperti, fino al prossimo 5 novembre, per stabilire se le condizioni di salute, anche psichiche, del numero uno di Forza Italia gli consentano o meno di partecipare al processo.

E i giudici non hanno perso tempo. Dopo la lettera e la sostanziale rinuncia da parte di Berlusconi di ricorrere al legittimo impedimento - "procedete anche in mia assenza" - si apprende che il processo Ruby ter potrà proseguire senza necessità di svolgere la perizia medico legale contro la quale il leader di Forza Italia si è scagliato con la durissima missiva.

 

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