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Luca Morisi, il colloquio con Matteo Salvini: "Ma come è possibile?", le parole del leader

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L'indagine su Luca Morisi accusato di detenzione e cessione di droga è arrivata sulla Lega come un fulmine a ciel sereno. Anche Matteo Salvini è rimasto a bocca aperta, incredulo. "Ma Luca, com'è possibile?", avrebbe domandato al suo ormai ex responsabile di comunicazione. Il leader del Carroccio, stando a quanto riportato da un retroscena del Corriere della Sera, sarebbe stato informato direttamente da Morisi dieci giorni dopo aver presentato le sue dimissioni da guru della "Bestia". Durante il colloquio Morisi avrebbe raccontato a Salvini della perquisizione subita a casa e dell'inchiesta che lo coinvolge.

 

 

"Io non ti mollo. Ma adesso devi pensare a stare bene", avrebbe detto il numero uno del Carroccio all'amico, nella speranza che la questione rimanesse sottotraccia. Almeno per evitare che il "momento doloroso" che stava passando Morisi non venisse amplificato. Ma così non è stato. La notizia esce e il genio della comunicazione è costretto a rompere il silenzio. Prima Morisi chiede scusa a tutti, Salvini compreso, poi rivela "fragilità esistenziali irrisolte". Un mix di stress da superlavoro più carattere chiuso ed introverso e lockdown - fa sapere il quotidiano - sono diventati una matassa più ingarbugliata che lo rendono ancor più fragile. 

 

 

Proprio per questo Salvini avrebbe voluto "proteggerlo", anche da chi all'interno della Lega vorrebbe liberarsi di quella macchina della propaganda. Per questo diventato mediatico il caso l'ex ministro ha usato parole moderatissime: "Quando un amico sbaglia e commette un errore che non ti aspetti, e Luca ha fatto male a se stesso più che ad altri, prima ti arrabbi con lui, e di brutto. Ma poi gli allunghi la mano, per aiutarlo a rialzarsi. Amicizia e lealtà per me sono la vita. Ti voglio bene amico mio, su di me potrai contare. Sempre". 

 

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