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Maratona Mentana, Paolo Mieli dopo i ballottaggi: "Ho visto i veri dati, perché per il centrodestra è una catastrofe"

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Un'analisi durissima, quella di Paolo Mieli dopo i ballottaggi. Ospite alla Maratona Mentana in onda su La7, dallo studio di Enrico Mentana non fa sconti a nessuno. In particolar modo al centrodestra, che ha perso sia Roma sia Torino, in malo modo.

"Prima di entrare ho visto dati reali e voti: per il centrodestra è una catastrofe, più di quello che stiamo vedendo. Tutti i loro candidati hanno preso meno voti rispetto a quelli presi al primo turno - premette l'ex direttore del Corriere della Sera -. Perché? Perché al primo turno la gente andava a votare il partito, mentre al secondo turno votava dei candidati che sono stati trovati non proponibili", rimarca.

 

E ancora, aggiunge: "C'è una lotta tra i partiti del centrodestra, ed è impossibile venirne fuori. Qui non c'è un leader. Il problema è la lotta fratricida tra Salvini e Meloni. Non lo diranno, ma è quello: l'abbandono del candidato di Torino è stato clamoroso. Tutti i sondaggi lo davano per vincente da tempo, ma al secondo turno non lo hanno votato, perché non si mobilitano".

 

Ma secondo Mieli, nemmeno il centrosinistra può dormire sonni tranquilli: "Ha un problema in vista delle politiche: c'è un partito forte, il Pd di Enrico Letta, intorno galleggiano dei partiti moribondi. Moribondi... ritiro e chiedo scusa: delle forze politiche in crisi e che non hanno la vocazione dell'Ulivo o della Quercia", conclude Paolo Mieli. Insomma, tutte le partite sono ancora da giocare.

 

 

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