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Non è l'Arena, Massimo Giletti: "Arcuri indagato? Venivo irriso. Ma come ha fatto ad attraversare otto governi?"

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“Alle mie spalle c’è lui, Domenico Arcuri”. Così Massimo Giletti ha aperto la nuova puntata di Non è l’arena di mercoledì 20 ottobre. Il giornalista di La7, pur rimanendo garantista, ha voluto sottolineare come avesse tutto sommato ragione a sentire puzza di marcio sulla faccenda delle mascherine. “Quando eravamo soli insieme a Giacomo Amadori, lo scorso novembre, a parlare di cose che non ci tornavano sulle mascherine, siamo stati irrisi e guardati con stupore”, ha dichiarato Giletti.

 

 

“Siamo garantisti sempre - ha aggiunto - però forse avevamo ragione, dato che la Procura ha indagato Arcuri per peculato e abuso di ufficio. La domanda che mi faccio è: come mai l’ex commissario straordinario per l’emergenza Covid ha attraversato otto governi? Forse sarebbe il caso che Mario Draghi prenda provvedimenti riguardo alla sua posizione con Invitalia”. Ovviamente Giletti ha fatto riferimento all’inchiesta della Procura di Roma sulla fornitura di mascherine provenienti dalla Cina.

 

 

Oltre ad Arcuri, sono indagati il giornalista Rai in aspettativa, Mario Benotti, Andrea Vincenzo Tommasi e Edisson Jorge San Andres Solis. Per l’ex commissario le accuse sono peculato e abuso d’ufficio: le indagini riguardavano affidamenti per un valore di 1,25 miliardi effettuati da Arcuri a favore di tre consorzi cinesi, per l’acquisto di oltre 800 milioni di mascherine, effettuate con l’intermediazione di alcune imprese italiane che hanno percepito commissioni per decine di milioni di euro.

 

 

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