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DiMartedì, Bruno Vespa sconvolto dal monsignore no vax: "Che Dio lo perdoni"

Vespa e Viganò

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A DiMartedì su La7, Giovanni Floris manda in onda il discorso agghiacciante di monsignor Carlo Maria Viganò negazionista del Covid e della pandemia: "In tutte la parti del mondo in cui vige la psico-pandemia il popolo scende nelle piazze a manifesta il proprio dissenso. I media di regime, quindi praticamente tutti, tacciono sistematicamente. Quello che possiamo vedere è che ci stiamo svegliando, ci hanno ingannato per quasi due anni dicendoci che si moriva di Covid per farci accettare mascherine, coprifuoco e lockdown". E Bruno Vespa, ospite nella puntata del 9 novembre, non può far altro che commentare: "Che Dio lo perdoni".

 

 

Viganò infatti da tempo è una delle voci no vax all'interno della Chiesa, sostenitore del Grande Reset. E' arrivato a parlare di Green pass come di uno "strumento di repressione". Sulla campagna di immunizzazione, addirittura, l'ex nunzio apostolico ha parlato di "simbologia satanica del vaccino".

 

 

Un pensiero in linea con quello del cardinale conservatore americano, Raymond Leo Burke, che sui vaccini ha citato "una sorta di microchip che deve essere posto sotto la pelle di ogni persona, in modo che in qualsiasi momento possa essere controllata dallo Stato in merito alla salute e ad altre questioni che possiamo solo immaginare".

 

 

 

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