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Vittorio Sgarbi, brutale sfogo contro i vaccinati: "Integralisti, non mi dovete rompere i cog***"

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Libertario all'eccesso, all'estremo, Vittorio Sgarbi. E il vulcanico critico d'arte conferma tutta la sua fama in questo complesso periodo, tra vaccini, Green pass e tutta quella sequela di restrizioni che no, Sgarbi non ha mai digerito. Per vocazione, per inclinazione, perché Sgarbi è Sgarbi.

 

Ed eccoci all'ultimo sfogo piovuto in tal senso, che il critico d'arte ha pubblicato sui suoi canali social. Nel mirino di Sgarbi gli eccessi dei vaccinati e dei pro-vax, o almeno quelli che lui ritiene essere tali. "C’è una forma d'integralismo in taluni vaccinati, qualcosa di simile al fondamentalismo. Un furore che diventa molestia, invadenza, e spesso anche violenza, soprattutto verbale", premette Sgarbi partendo in quarta.

"Io sono un vaccinato e non me ne frega niente di andare a stanare un non vaccinato - riprende -, men che meno di additarlo come un appestato. Così come non me ne frega niente se uno che ho di fronte sia vaccinato o meno. Insomma, i vaccinati non rompessero i cogl*** ai non vaccinati!", conclude senza troppi giri di parole Vittorio Sgarbi.

 

Soltanto nelle ultime ore, sempre il critico d'arte si era fatto notare per un altro durissimo intervento in tema Covid. Sempre sui social, rilanciando un articolo, aveva scritto: "La conta dei positivi è un sistema criminale che distruggerà il turismo invernale". Insomma, Vittorio Sgarbi, tra le righe - ma neppure troppo - ha pesantemente messo in discussione il sistema di conteggio dei positivi, legandolo ai rischi che in questo contesto correrebbe la stagione sciistica.

 

 

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