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Roberto Burioni e Claudio Borghi, altra rissa: "Dici scemenze e fai danni", "Quando si fanno esperimenti..."

 Burioni e Borghi

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Roberto Burioni e Claudio Borghi litigano di nuovo e a colpi di cinguettii se la danno di santa ragione. Questa volta, comincia il virologo. E questa volta, lo scontro non avviene sul vaccino anti Covid in generale ma nello specifico su quello per i bambini. "Claudio Borghi in agosto dice una scemenza ("il vaccino non ha senso per i bambini") e io gli rispondo che non ha senso solo per quelli sotto i 12 anni (per i quali allora non c'era vaccino, perché non ancora approvato)", scrive su Twitter Burioni. 

 

 

"Identica cosa era capitata con 'i vaccini inducono le mutazioni'. Scrivo un lungo thread per spiegare a un amico che non è così, ma dal mio discorso vengono estrapolati due tweet che sembrano dire il contrario (i primi due)", quindi il virologo mostra i post che sembrano contraddirlo e prosegue: "Insomma, parlare di scienza su Twitter è difficile: 240 caratteri sono pochissimi per spiegare cose molto complesse, e estrapolare un tweet da un ragionamento articolato per farmi dire l'opposto di quello che dico è molto semplice".

 

 

Quindi ecco il post scriptum di Burioni: "Preciso che questo non è un tweet contro l'onorevole Claudio Borghi ma una mia riflessione sullo spiegare la scienza su Twitter". Perché, conclude lo scienziato, "anche se si è animati dalle migliori intenzioni si corre il rischio non solo di fare una cosa inutile, ma addirittura di farne una dannosa".

E il leghista, tirato in ballo dal virologo, non può esimersi da ribattere: "Sì sì come no", scrive mettendo le faccine che ridono. "Se intendeva questo diceva 'non si può fare' non 'non ha senso'. Suvvia, capita di contraddirsi quando si fanno esperimenti. Magari non sui bambini però, grazie. Ascolti chi è più titolato di lei come Thomas Mertens capo dela Stiko". Ma a quel punto a Burioni devono essere cadute le braccia, visto che non gli risponde nemmeno.

 

 

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