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Otto e mezzo, Massimo Galli: "Quattro anni per sconfiggere il Covid? Come andranno le cose"

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"Più di 20mila nuovi casi, 118 morti, ancora 6 milioni di persone non vaccinate": Lilli Gruber ha aperto così la puntata di Otto e mezzo in onda su La7. L'ultimo bollettino, in effetti, è particolarmente sconfortante. Una situazione ancora peggiore, però, si registra in Germania, dove invece i positivi arrivano a quota 70mila e ci sono centinaia di morti ogni giorno. "A Natale rischiamo di arrivare ad avere questi numeri?", ha chiesto la conduttrice al suo ospite, Massimo Galli, infettivologo del Sacco di Milano. Che ha risposto: "Non penso, mi auguro che ci si fermerà prima".

 

 

 

Secondo il professore, si tratta comunque del "risultato delle vaccinazioni che non ci sono state". Poi rivolgendosi ai no vax ha detto: "Ricordo a chi attacca il vaccino come eravamo messi l'anno scorso in questo stesso periodo. Continua a non esserci paragone, nonostante la situazione attuale non vada presa alla leggera". I numeri del 2020, infatti, erano molto più alti e di conseguenza allarmanti. La Gruber, poi, ha riportato una dichiarazione del ministro della Salute tedesco, che ha detto: "Non basteranno 4 anni per sconfiggere il Covid". A tal proposito Galli ha commentato: "Ha messo le mani avanti, così nessuno può rimproverarlo di aver detto il contrario".

 

 

 

Riferendosi sempre a quella dichiarazione, poi, l'infettivologo è stato molto chiaro: "In realtà non lo sappiamo, dobbiamo vedere come andranno le cose. La nuova variante ha un sacco di mutazioni. Certamente finché non risolviamo il problema negli altri Paesi del mondo...". Secondo il professore, è necessario immunizzare una buona parte della popolazione mondiale se non si vogliono rischiare ricadute. "Se andiamo a vedere la vaccinazione nei paesi del Mediterraneo, c'è una differenza clamorosa che non può che essere preoccupante".

 

 

 

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