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Dritto e Rovescio, l'estremista religioso no-vax sotto anonimato: "Nello sviluppo del vaccino...", la teoria che sconvolge

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Vaccino o non vaccino? Anche ora che il Covid e la pandemia stanno scemando, con tutti gli indicatori in picchiata (e si spera per sempre), il tema e il dibattito su siero e pandemia riempiono le serate televisive. E la puntata di Dritto e Rovescio in onda su Rete 4 nella serata di ieri, giovedì 17 febbraio, non ha fatto eccezione.

 

 

Da Paolo Del Debbio, si rifletteva sui no-vax. Il tutto in un servizio in cui ci si interrogava: ma cosa c'è dietro la scelta di rifiutare sangue di vaccinati? "Per molti no-vax ci sarebbe addirittura un motivo religioso", spiegavano dalla redazione del programma, per poi lanciare una testimonianza inquietante.

 

Sotto anonimato, col volto coperto dall'ombra e reso irriconoscibile, ecco un no-vax spiegare le ragioni per le quali rifiuta sangue di vaccinati: "Nello sviluppo di questi vaccini sono state utilizzate cellule fetali, provenienti insomma da feti abortiti - premette -. Noi nella nostra sensibilità religiosa non vogliamo avere alcun collegamento con questo". Una assoluta follia, ma tant'è: il tema è di stringente attualità dopo la vicenda dei genitori di Bologna che avevano rifiutato sangue di un vaccinato necessario per l'operazione al cuore del loro figlio piccolo, di fatto interrompendola. Lo stallo è stato poi superato per ordine dei giudici, che hanno ritenuto il rifiuto dei genitori secondario rispetto a quanto sostenuto dai medici, ossia che operare era l'assoluta priorità. In seguito all'accaduto, ai due genitori ed estremisti no-vax, è stata tolta la patria potestà del figlio.

 

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