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Ucraina, l'ammiraglio De Giorgi: "Vladimir Putin non si ferma, punto". Il pretesto che lo zar userà per arrivare alle 3° guerra mondiale

 Giuseppe De Giorgi

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La terza guerra mondiale? L'ammiraglio Giuseppe De Giorgi, ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira su La7, non la esclude categoricamente. E afferma che "Vladimir Putin non intende fermarsi, d'altra parte ha messo in gioco 160mila uomini, ha posizionato vicino a Kiev una colonna lunghissima di mezzi militari, prima o poi prenderà piede l'assedio". Insomma, continua l'ammiraglio, "tra poco Putin interdirà l'accesso al mare all'Ucraina". E al momento, sottolinea De Giorgi, "non ci sono effettivamente motivi per lui per accettare una mediazione, vanificherebbe tutte le centinaia di caduti russi e tutto l'impegno profuso, il suo obiettivo è quello di acquisire il controllo dell'Ucraina. Punto".

 

 

E anche "questi colloqui avvengono" in un clima di "resistenza degli ucraini più forte di quanto ci si potesse aspettare. Anche i russi", prosegue l'ammiraglio, "non avevano chiarezza della virulenza e della passione degli ucraini che hanno imbracciato le armi". 

Insomma, il presidente russo "ha iniziato le operazioni come se fosse l'Ungheria del '56. È entrato da diversi punti d'ingresso e si è allagato a raggiera. Questo è stato l'approccio iniziale", osserva ancora De Giorgi. "Ma poi è dovuto passare a una fase più cruenta da cui però non retrocede".  

 

 

E "la resistenza ucraina è stata efficace e capace grazie alle armi moderne di cui sono stati dotati da europei e americani e rendono complicata l'azione militare della Russia".

 

 

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