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Toni Capuozzo a Quarta Repubblica: "Le menzogne del ministro ucraino", una sporca verità sulla guerra

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Qui Quarta Repubblica, il programma del lunedì sera condotto da Nicola Porro su Rete 4. Si parla, ovviamente, della guerra in Ucraina, dell'offensiva di Vladimir Putin, che non può che essere al centro di ogni cronaca nella serata di lunedì 21 marzo.

 

A fare il punto sul conflitto, ospite in studio, ecco Toni Capuozzo, che come sempre offre un punto di vista sfaccettato, non scontato, su quel che sta accadendo a Kiev e dintorni. E Capuozzo muove da una considerazione: "In tutto l'Occidente nessuno parla di pace, nessuna guerra va come all'inizio è stata pensata", rimarca.

 

Dunque, una riflessione sulla Cina e sul suo ruolo nelle negoziazioni: "È realistico che il ministro ucraino dica vinceremo?", premette con domanda retorica. "L'unica voce moderata è stata quella della Cina", aggiunge smarcandosi in modo netto da chi punta il dito contro Pechino senza soluzione di continuità per presunte negligenze nelle trattative.

Quindi, sul nostro esercito, Toni Capuozzo ricorda: "I militari italiani sono tra le persone più pacifiche che io conosca perché hanno visto cosa è la guerra". Infine, ricorda come "c'è una propaganda di Kiev. A Mariupol c’è il battaglione Azov e chi sta entrando nella città sono i soldati irregolari che hanno un conto in sospeso con loro", conclude Capuozzo ricordando come gli orriri della guerra si consumino su ogni fronte.

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