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Toni Capuozzo contro Volodymyr Zelensky: "Gioca alla roulette russa e spera nell'incidente"

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Il gioco di Volodymyr Zelensky Vladimir Putin? "La roulette russa". Toni Capuozzo sulla guerra in Ucraina non ci va per il sottile, criticando una e l'altra parte. Anche se il giornalista, ex vicedirettore del Tg5, non può fare a meno di notare che tra i due il presidente ucraino "mi sembra il più baldanzoso". Sulla rassegna di Nicola Porro, Capuozzo ricorda che Zelensky "è un grande comunicatore: al Congresso americano ha citato Pearl Harbour e l’11 settembre. Ha detto di avere un sogno, come Martin Luther King, e quel sogno sono i cieli di Ucraina liberi: la no fly zone".

 

 

Ma c'è di più, perché il giornalista è certo che "quando temiamo un incidente ai confini con la Nato, dobbiamo ricordare che, invece, lui se lo augura". La riprova? I negoziati che ancora non hanno trovato un punto in comune. Anche in questo caso per Capuozzo il più intransigente rimane l'ex attore che "pensa che l’esercito russo possa arenarsi alla periferia della capitale". In ogni caso per la Russia l'invasione si è dimostrata un flop: "Putin ha perso il bluff della guerra lampo, e il suo asso nella manica è uno solo: sa che la Nato resterà distante dal campo di battaglia".

 

 

Le accuse ad aggressore e aggredito non finiscono qui. A non andare giù a Capuozzo il continuo scaricare le colpe. Sia durante la strage di Donetsk che in quella di Mariupol il mondo intero ha assistito a una serie di accuse incrociate. Da qui l'amara conclusione: "Il fatto è che, persino più importante delle bombe, si combatte la grande guerra della propaganda".

 

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