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Mezz'ora in più, Catherine Belton: "Putin? No, Patrushev. Chi è l'uomo che ha voluto la guerra", il re del Cremlino

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Sarebbe stato Nikolai Patrushev, capo del Consiglio di sicurezza del Cremlino, a premere sul presidente Vladimir Putin per accelerare sull'invasione dell'Ucraina. Lo sostiene Catherine Belton, giornalista dell'agenzia internazionale Reuters intervenuta domenica pomeriggio in collegamento con Mezz'ora in più da Lucia Annunziata su Rai3. 

 

 

 

 

"Negli ultimi due anni Putin si è isolato sempre di più - spiega la giornalista -. Un numero sempre minore di persone può vederlo o frequentarlo. All'inizio gli oligarchi di Eltsin potevano avvicinarsi a lui. Fino al 2014 ascoltava i loro consigli. Ma negli ultimi anni, soprattutto durante il Covid, lui si è molto isolato nel cosiddetto bunker dove possono accedere pochissime persone, soltanto i più oltranzisti del Cremlino. Tra questi Nikolai Patrushev, suo vecchio amico, dei Servizi segreti e che adesso è a capo del Consiglio di sicurezza e che è il membro più oltranzista dei suo circolo".

 

 

 

 


Il 24 febbraio, giorno ufficiale d'inizio della guerra in Ucraina, è il frutto dunque di un lungo "lavoro ai fianchi" di Patrushev sullo Zar, diviso tra ambizioni imperiali, orgoglio personale e timori di crisi internazionali. "E' lui - rivela la Belton su Patrushev - che gli dice che l'Ucraina viene utilizzata dall'America come una forza per mettere fine al suo regime e che l'Ucraina e gli ucraini sono stati portati nel conflitto con la Russia. Questa volta è stato lui il disinformato quando ha deciso di invadere l'Ucraina. Pensava di essere accolto a braccia aperte e pensava di conquistare Kiev nel giro di pochi giorni. In realtà lui si è trovato di fronte a una resistenza molto più aspra sia da parte dell'Ucraina sia da parte dell'Occidente. E abbiamo visto Putin fare errori strategici piuttosto gravi".      

 

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