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Papa Francesco, indiscreto sulla Via Crucis: "Costretto a cambiare il testo", un caso diplomatico

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La Via Crucis di Papa Francesco fa discutere. Il testo pubblicato è stato considerato "ambiguo" e "perfino offensivo" anche dall'arcivescovo greco-cattolico di Kiev. Gli stessi media cattolici ucraini avevano deciso di non trasmettere il rito. "Di fronte alla morte - era il discorso -, il silenzio è più eloquente delle parole. Sostiamo pertanto in un silenzio orante. Che ciascuno nel proprio cuore preghi per la pace del mondo".  La meditazione prevista però non viene letta, Francesco ascolta l'invito che la sostituisce e prega in silenzio a capo chino. 

 

 

E ancora, la benedizione di Bergoglio: "Signore, converti al tuo cuore i nostri cuori ribelli perché impariamo a seguire progetti di pace; porta gli avversari a stringersi la mano, perché gustino il perdono reciproco; disarma la mano alzata del fratello contro il fratello, perché dove c'è l'odio fiorisca la concordia".
Intanto nel pomeriggio il cardinale Konrad Krajewski è arrivato, mandato dal capo della Santa Sede, a Borodjanka, a nord ovest di Kiev. Qui il cardinale si è inginocchiato di fronte a una fossa comune. 

 

 

"Abbiamo trovato ancora tanti morti e una tomba di almeno 80 persone, sepolte senza nomi - sono state le sue parole -. E mancano le lacrime, mancano le parole. Meno male che c'è la fede". Da qui l'auspicio: "Lo so, lo so: ci sarà la Domenica di Resurrezione. E forse Lui ci spiegherà tutto con il suo amore, e cambierà tutto anche dentro di noi, tutta questa amarezza e questa sofferenza".

 

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