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Matteo Bassetti, "vaccino e Russia? Quello strano legame", il sospetto sull'orrore in Ucraina

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I no-vax di ieri sono i filo-putiniani di oggi? È la domanda che Francesco Magnani ha rivolto a Matteo Bassetti, intervenuto in collegamento nel corso della puntata de L’aria che tira di martedì 19 aprile. Inizialmente l’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova ha provato a sottrarsi a questa discussione: “Io non ho una particolare libidine, come qualcun altro, a diventare esperto di geopolitica”.

 

 

“Molti di coloro i quali si occupavano di vaccinazioni - ha aggiunto Bassetti - o almeno pensavano di essere competenti in quel campo, oggi sono diventati anche grossi competenti di guerra. Purtroppo però questa similitudine la sto vedendo: molti di quelli che erano contro di me e contro coloro che si sono impegnati a favore della campagna vaccinale, che è stata una delle migliori del mondo e ne vado fortemente orgoglioso per il mio Paese, oggi sono tra quelli che sostengono un certo tipo di politica. Su questo però non voglio entrare perché non è tra le mie competenze”.

 

 

Magnani ha però insistito sottolineando che “non è geopolitica, è la richiesta di una spiegazione sul perché si è arrivati a una sorta di sovrapposizione tra il pensiero anti-scientifico e lo schieramento pro-Putin”. Bassetti allora ha detto la sua: “Chi ha negato i benefici dei vaccini negava addirittura l’esistenza stessa del virus. Qui c’è un pensiero negazionista, quindi oggi forse c’è il pensiero di negare la responsabilità della Russia. Un Paese sovrano ne ha invaso un altro, ha fatto qualcosa che non andava fatto”.

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