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Claudio Locatelli dal Donbass: "Missile russo? Nessun missile". Sconcerto in diretta

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Si parla di guerra in Ucraina a L'Aria Che Tira. Nella puntata di lunedì 25 aprile, Myrta Merlino si collega con l'inviato Claudio Locatelli. Lui, assieme a pochi colleghi, è riuscito a incontrare Volodymyr Zelensky in occasione di una conferenza stampa. "Il suo comportamento psicologico lo si evince anche da quante e quali domande ha accettato". Locatelli parla di un presidente ucraino "con una forza nuova": "È evidente che l'aiuto americano e inglese è ingente, lui ha cambiato anche modo di parlare, cambiando atteggiamento nei confronti della comunità internazionale". 

 

 

Ma non è tutto, il giornalista ha notato un altro dettaglio: "Zelensky sta dando spazio ai negoziati. Non a caso ha dato molto spazio come non ha fatto con nessuno alle domande del collega turco". Come racconta Locatelli, "è la Turchia che può dare una vera svolta diplomatica".

 

 

Poi l'inviato aggiorna la conduttrice di La7 sulla situazione difficile che si vive nel Donbass: "Quando eravamo in Lugansk con tre signore di cittadinanza ucraina ma di etnia russa, ci è volato un missile sopra la testa. Una vicina di queste ha iniziato a inveire: 'ma non esplode niente, non sentite nulla, non c'è nessuna guerra'. Le altre tre invece continuavano a ribadire che la guerra c'era ed eccome, 'però non riusciamo a odiare i russi', quindi ci siamo trovati davanti quattro signore che dicevano cose diverse. Una addirittura negava dell'esistenza di quell'esplosione che ha vissuto in diretta". Per il giornalista l'area del Donbass "è complessa" e caratterizzata da opinioni diametralmente opposte. 

 

Qui la testimonianza di Claudio Locatelli, inviato de L'Aria Che Tira in Ucraina

 

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