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Toni Capuozzo da Porro: "Zelensky ha firmato una strana legge...". E la viceministra ucraina balbetta

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La guerra in Ucraina? Un grande, sanguinoso "laboratorio". Anche Toni Capuozzo ha partecipato al convegno "Fermare la guerra. L'Italia protagonista per la pace in Europa" organizzato a Palazzo Wedekind (piazza Colonna, Roma) dal Centro Studi Eurasia Mediterraneo (Cesem) e dall'Associazione 'Identità europea', in collaborazione con Partitalia. "Purtroppo le guerre sono ormai delle fiere in cui vengono testati i prodotti. Basti vedere il caso dei droni durante questo conflitto. Bisogna che usiamo questa guerra come occasione tragica per rivedere la questione dei crimini di guerra in questo tipo di conflitti, per così dire ibridi. In Russia hanno equiparato il Battaglione Azov ai terroristi. Dall'altro lato hanno dato le armi ai civili, legittimando così i militari a sparare".

 

 



"Questa - incalza il giornalista e storico inviato di guerra di Mediaset - dovrebbe quindi essere l'occasione per adeguare il diritto internazionale. Per ridefinire i crimini di guerra e il ruolo dei tribunali internazionali, che troppo spesso sono stati quasi delegittimati. E' un problema che ad esempio non ci si è posti in Afghanistan. Basti vedere quello che è successo in Kosovo, dove è stato bombardato di tutto e tutti sono stati assolti. E arrivato il momento di allargare le convenzioni e rivedere le funzioni del tribunale per i crimini di guerra". 

 

 


Capuozzo non si mostra particolarmente ottimista per lo scenario dell'immediato futuro. Sulla guerra in Ucraina "c'è povertà di progettualità, il conflitto sta andando avanti quasi per forza di inerzia, ci troviamo di fronte a una classe dirigente che non ha chiara una strategia per uscire da dove ci siamo infilati". "Nessuna guerra finisce come era stata concepita all'inizio e anche con questa sarà così", come già accaduto nei disastrosi precedenti di Somalia, Libia, Afganistan, Medio Oriente, Balcani.

 


 

Intanto sui sociale sta diventando virale il suo faccia a faccia a Quarta repubblica, su Rete 4, con la viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova. "Il presidente Zelensky ha firmato una legge abbastanza strana che prevede la possibilità di confiscare i beni dei cittadini ucraini che si schierano con l'aggressore. Mi sembra una ammissione che qualcosa di guerra civile c'è". 

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