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Enrico Mentana, frecciata a Giletti? "Mi onoro di non averli invitati", caos su La7

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Un'altra frecciata a Massimo Giletti? Sembrerebbe di sì. Enrico Mentana, mentre sui social non si faceva che parlare di Non è l'Arena in Russia, ha voluto chiarire la sua posizione. "Repetita iuvant, dopo trecento ore di speciali sulla guerra e in attesa di riprendere presto a farli (grazie per le sollecitazioni) - scrive il direttore del tg di La7 su Facebook - Scrissi qui cinque mesi fa che mi onoravo di non aver mai ospitato nel tg che dirigo nessun esponente dei no vax. Allo stesso modo mi onoro oggi di non invitare chi sostiene o giustifica l'invasione russa in Ucraina. E uso quelle stesse parole per rivendicarlo, senza dover aggiungere nemmeno una virgola".

 

 

E ancora: "Chi mi dice che così impongo una dittatura informativa, o una censura alle opinioni scomode, rispondo che adotto la stessa linea rispetto ai negazionisti dell'Olocausto, ai cospirazionisti dell'11 settembre, ai terrapiattisti, a chi non crede allo sbarco sulla luna e a chiunque sostiene posizioni controfattuali, come sono quelle di chi associa i vaccini al 5G o alla sostituzione etnica, al Grande Reset, a Soros e Gates o scempiaggini varie". 

 

 

Il giornalista non ha, e non aveva, alcuna intenzione di "mettere a confronto uno scienziato e uno stregone, sul Covid come su qualsiasi altra materia che riguardi la salute collettiva, non è informazione, come allestire un faccia a faccia tra chi lotta contro la mafia e chi dice che non esiste, tra chi è per la parità tra uomo e donna e chi è contro, tra chi vuole la democrazia e chi sostiene la dittatura". E sulla guerra pare essere dello stesso parere. Come lui molti colleghi, tanto che il collegamento su La7 di Giletti dalla Piazza Rossa ha sollevato la bufera. 

 

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