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Otto e mezzo, Andrea Scanzi su Di Maio: "Serpe in seno, con chi si candiderà ora"

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"Quando ti liberi di una serpe in seno...". Andrea Scanzi commenta l'uscita di Luigi Di Maio dal Movimento 5 Stelle a Otto e mezzo su La7, in collegamento con Lilli Gruber, e prova a vedere il bicchiere mezzo pieno, almeno dal punto di vista grillino. 

 

 

 

"E' la fine del Movimento 5 Stelle? Non lo so - esordisce il giornalista del Fatto quotidiano -, il Movimento è morto varie volte. Una prima volta nel 2018 quando ha governato con la Lega, poi ha risalito un po' la china con il Conte 2 e morire definitivamente con il governo Draghi. Oggi il Movimento 5 Stelle è una forza velleitaria, irrilevante e contraddittoria. Almeno in questo senso l'allontanamento di Di Maio potrebbe essere positivo, per Conte, perché quando ti liberi di una serpe in seno, di un nemico interno o di un cavallo di Troia hai più alibi e puoi librarti in volo, ammesso che tu sappia volare". 

"Di Maio? Una serpe in seno". Guarda il video di Andrea Scanzi a Otto e mezzo
 

"Di Maio oggi non c'entra niente con quello di due o 4 anni fa. Aveva scelto Conte premier insieme a Bonafede come signor nessuno, convinto forse di poterlo plasmare. Poi è arrivata la pandemia ed è successo qualcosa che Di Maio non prevedeva, cioè che Conte diventasse più popolare, potente e amato di lui". La questione di Di Maio, insomma, "non è un valutazione politica ma personale. Si è innamorato della politica, legittimamente: ora può candidarsi con tutti i partiti, con Berlusconi o con Renzi, ma oggi ha meno voti di Boschi e Renzi, però è molto forte nel Palazzo".

 

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