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Flavio Briatore insultato per la sua pizza: "Cafoni, vieni qui, vieni qui..."

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Non si spengono le polemiche su Flavio Briatore e la sua catena di ristoranti Crazy Pizza. L'imprenditore, qualche giorno fa, ha innescato la bufera per i costi degli ingredienti e soprattutto per il costo di una singola pizza nel suo locale che si aggira da un minimo di 12 euro fino a un massimo di 65 euro. Briatore, come sempre, non ha usato giri di parole e ha affermato: "Ma quando vi vendono una pizza a 5 euro, che ingredienti ci mettono?".

 

Apriti cielo. Proprio i pizzaioli della tradizione napoletana sono insorti e hanno risposte per le rime. E come racconta Repubblica, uno dei più accaniti contestatori di Briatore è il maestro Sorbillo: "Noi siamo per la pizza popolare, che accontenta tutti, dai bambini ai professionisti ai disoccupati", dice Sorbillo. "Viva la pizza, abbasso Briatore. Usiamo i prodotti migliori - aggiunge il maestro - e la pizza resta accessibile". Ma non finisce qui. Durissimo l'attacco di Francesco Emilio Borrelli, presidente della commissione Agricoltura della Regione: "Sulla pizza non accettiamo lezioni: è un piatto popolare, non si addice ai cafoni arricchiti né può essere insolentita da un parvenu . Briatore venga a studiare qui".

 

E ancora: "Briatore si è fatto pubblicità: la pizza tira - spiega Massimo Di Porzio, titolare del ristorante "Umberto" - Ma il food cost non va oltre i 2,5 euro: ricarichi troppo alti sono operazioni d'immagine". Ma a difendere Briatore è il Codacons: "Che ipocrisia. - spiega il presidente Carlo Rienzi - A Napoli i pizzaioli predicano bene, peccato che quando aprono a Roma o a Milano non applichino gli stessi prezzi".

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