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Federico Rampini: "Chi si nasconde dietro il pacifismo italiano. Preoccupante"

 Federico Rampini

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Il "finto pacifismo italiano" che poi in realtà "è il grande partito putiniano in Italia che è immenso, è preoccupante". Federico Rampini, ospite di Alessandra Sardoni a Omnibus, su La7, nella puntata del 30 giugno, commenta il vertice della Nato che si è tenuto ieri con lo storico ingresso di Svezia e Finlandia. "Quelli che non vogliono vedere il pericolo in Putin ma nella Nato intanto travisano i numeri. Quando sentiamo che in Italia arrivano 70 militari americani parlare di militarizzazione fa ridere", osserva il giornalista del Corriere della Sera. "E quei 300mila della Nato totali sono soldati che restano nelle proprie basi nazionali non si spostano di un metro però entrano in una situazione di allerta, semplicemente sono mobilitabili in caso di aggressioni". Quindi sottolinea: "Questo allargamento Putin l'ha voluto, due Paesi pacifisti hanno fatto una scelta drammatica imposta dai fatti".

L'intervento di Federico Rampini a Omnibus

 

 

Attacca ancora Rampini: "Secondo i finti pacifisti italiani quella Nato che apre gli occhi e si difende si è svenduta a Erdogan e alla Turchia" ma "nella politica estera si sceglie il male minore per sconfiggere il pericolo maggiore. Erdogan è un personaggio molto ingombrante, le concessioni che gli abbiamo dovuto fare sono pesanti ma Putin, ricordiamolo, sta massacrando una popolazione civile. E di Erdogan abbiamo bisogno". 

"La questione del grano - e questo è essenziale per gli italiani per la lotta all'inflazione - se c'è qualcuno che può sbloccare i porti è la Turchia", conclude Rampini. "La questione dei curdi è importante però abbiamo bisogno della Turchia e siamo costretti a fare delle scelte, anche dolorose".  

 

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