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Concita De Gregorio, "grandissime teste di min***a". Chi la umilia così

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Costano carissime a Concita De Gregorio le parole sprezzanti sul Parlamento che ha di fatto sfiduciato il premier Mario Draghi. Draghi che, sottolineava l'affranta giornalista di Repubblica e conduttrice (in tandem con l'altrettanto mesto David Parenzo, In Onda Estate su La7), "sembrava un professore di Harvard all’alberghiero di Massa Lubrense. Apriti cielo: dopo essere stata accusata di razzismo ideologico nei confronti dei campani, ora arriva l'esplosivo Ottavio Cappellani, in un editoriale vergato per La Sicilia, a rimetterla al suo posto con queste parole. Concita, scrive, "sembrava la sciacquetta che vuole sposare il medico".

 

 

 

 

"Viene da chiedersi -  si legge -, data la bramosìa irrefrenabile, se Concita De Gregorio abbia mai davvero parlato con un professore di Harvard e se sappia (ma la risposta è: no) che al di là del “prestigio” che spande “Harvard”, e alla quale sono soggetti soltanto i provenienti dalla classe popolana, ci sono professori di Harvard che sono delle grandissime teste di min***ia". Così, testuale e brutale. 

 

 

 

 

"Ci chiediamo altresì se Concita De Gregorio sappia (ma la risposta è: no) che “snob” è la sincresi di “sine nobilitate”, frase che veniva apposta nei collegi inglesi (ai quali le istituzioni americane, con le loro divise e le loro partizioni sociali, per forza di cose si ispirano) accanto agli studenti che non provenivano da famiglia nobile". Insomma, un clamoroso cortocircuito per chi, dal salotto, pretende di difendere al tempo stesso l'aristocrazia economico-politico-intellettuale italiano e il "popolo". Quindi un suggerimento a Concita: "Cettina Cecioni, sappilo: noi, tra Harvard e l’alberghiero di Massa Lubrense, ma tutta ‘aa vita cco ll’arberghiero. E ‘nformate no?".

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