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In Onda, Bersani smentito dalla Aprile: fango sul centrodestra e figuraccia

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Signore e signori, ecco il peggio della sinistra, il tutto nel salottino rosso-chic di In Onda, programma di La7 ora condotto da Luca Telese e Marianna Aprile. Nella puntata di mercoledì 3 agosto, ospite in studio ecco il presunto smacchiatore di giaguari, Pier Luigi Bersani, esponente di spicco di Articolo 1, il partitino dove milita anche Roberto Speranza. La campagna elettorale è iniziata e così, che c'è di meglio che sbandierare farneticanti teorie sul rischio-fascismo e simili contro il centrodestra? Semplica: niente, o quasi. Almeno per Bersani.

 

 

"Qui siamo alternativi a una destra che, se uno somma... presidenzialismo e autonomia differenziata, flat-tax, condoni, regressione sui diritti civili... noi mettiamo l'Italia all'avventura. La tiriamo via da Germania, Francia e Spagna e andiamo in Polonia e in Ungheria in un nano-secondo", la spara subito grossissima Bersani. Già, coi sovranisti al governo diventeremmo "in un nano-secondo" una sorta di terzo mondo, una sorta di dittatura, per certo un paese alla deriva.

 

Ma Bersani la spara talmente grossa che anche la Aprile è costretta ad eccepire: "Mi scusi, ma sull'autonomia differenziata ce ne sono due presidenti di regione del Pd che fanno fronte comune con quelli di centrodestra". E Bersani, in evidente imbarazzo: "Io ne conosco uno, ma non è giusto dire che Stefano Bonaccini chiede le stesse cose, non è giusto". Poi corregge parzialmente il tiro: "Per l'amor di Dio, nell'autonomia differenziata non c'è niente di male. Va bene se la Sardegna, e non l'Umbria, vuole decidere sul diritto del mare. Ma se parliamo di scuola e sanità non va bene. Andiamo fuori binario". O forse in Polonia e Ungheria?

Bersani le spara grossissime a In Onda: qui il video

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