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Controcorrente, Friedman contro Meloni: "Cosa deve dire sui gay". Giuli lo inchioda: che figuraccia

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Si parla di Giorgia Meloni da Veronica Gentili, a Controcorrente, su Rete 4, nella puntata del 30 agosto. E al centro c'è la polemica che è stata sollevata da alcune cantanti italiane come Elodie e Loredana Bertè che hanno duramente criticato la leader di Fratelli d'Italia. In collegamento c'è Alan Friedman che ovviamente coglie la palla al balzo per rincarare la dose: "Vorrei vedere la Meloni che promette che non cercherà di togliere o danneggiare i diritti alle donne che devono esser libere di scegliere cosa fare del loro corpo. E gradirei anche una Meloni che dice esplicitamente 'non sono omofobica o anti gay' perché lei ha urlato in Spagna, nel convegno Vox, 'basta con la Lobby Lgbt' e queste non sono posizioni rassicuranti per gli elettori che non la pensano come lei. Il 25 per cento degli italiani la possono pensare cosi", prosegue il giornalista, "ma non si può imporre questo pensiero agli altri". 

 

 

A quel punto Alessandro Giuli che è in studio ribatte ad Alan Friedman e lo gela: "Osservo che proprio oggi Giorgia Meloni ha duramente criticato la Cina per la schedatura degli omosessuali, quindi in un certo senso è andata incontro alle esigenze di cui parlava Alan Friedman. A meno che il mio telefono non sia improvvisamente diventato meloniano", conclude ironicamente Giuli, "Giorgia Meloni lo ha fatto".  

 

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