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Nicola Porro, un appello drammatico: "Sono assetato nel deserto..."

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La crisi energetica sta mettendo in ginocchio l'Italia, sia il tessuto produttivo e le imprese sia le famiglie, che presto verranno colpite da bollette con importi mostruosi a causa della corsa del prezzo del gas, a causa del ricatto energetico della Russia di Vladimir Putin.

 

Una situazione drammatica e che chiede rapidità di intervento, che per ora non si vede: né in Italia, dove il dibattito è polarizzato, né soprattutto in Europa, che continua a non decidere, tanto che anche Sergio Mattarella ha speso parole forti contro Bruxelles.

Ad animare il dibattito il tetto al prezzo del gas, meccanismo che prevede lo stop agli acquisti della materia prima se il prezzo raggiunge una determinata soglia. Meccanismo la cui efficacia è però tutta da dimostrare.

 

E tra chi si mostra scettico sull'idea, ecco Nicola Porro, che esprime il suo pensiero e tutti i suoi dubbi nel breve spazio di un tweet in cui si lancia in una metafora che dà perfettamente conto della situazione e del suo pensiero. "Sono assetato nel deserto. Chiedo a cammelliere violento di cui mi fidavo e con cui ho litigato, mi vendi un po’ d’acqua. Dice di no. E io a brutto muso: tanto metto un tetto al prezzo dell’acqua. Aspettando altri cammelli", conclude Nicola Porro. E chi ha orecchie per intendere, intenda...

 

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