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Lega, l'insulto fuorionda al candidato Zinzi

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"Fascista", si sente urlare da fuori campo. Chi è stato? Perchè non è stata interrotta la trasmissione? Domande che per ora restano senza risposta. Di certo c'è quanto accaduto durante la trasmissione "Italia al voto" condotta da Angelo Pompameo su Tv Luna. Nella puntata del 2 settembre scorso erano ospiti i candidati Valeria Valente (Pd), Graziella Pagano (Terzo polo) e Gianpiero Zinzi (Lega). E proprio mentre parlava quest'ultimo, che è capogruppo in Regione Campania, si è sentito l'insulto. 

 

Il candidato di Matteo Salvini stava spiegando che il Carroccio ha scelto nelle sue liste rappresentanti del territorio, che non ci sono catapultati. "Siamo nati e cresciuti qui, abbiamo una credibilità", ha puntualizzato Zinzi rilanciando poi due punti importanti del programma elettorale: "Flat tax al 15%" da estendere, oltre alle partite iva, ai dipendenti pubblici e ai pensionati; e un piano straordinario di assistenza alle famiglie". "Devono essere premiate le nascite", ha specificato Zinzi, "e bisogna dare un sostegno reale alle madri". Proprio a questo punto, le parole del leghista sono sopraffatte dall'insulto: "Fascista" dice qualcuno non inquadrato. Zinzi ha fatto finta di nulla e continua il comizio: "Il governo deve aiutare le famiglie devono portare avanti con difficoltà il proprio contesto per arrivare alla fine del mese". 

 

 

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