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Andrea Scanzi come Fassino: la profezia al contrario su Giorgia Meloni

Andrea Scanzi

Gianluca Veneziani
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Vogliamo chiudere questo spazio dedicandolo ad Andrea Scanzi, alias reincarnazione di Fassino, uno che nelle profezie, vedi ciò che disse a proposito del Covid, non ci azzecca mai. Nel settembre 2017, a Otto e mezzo, la sedicente rockstar del giornalismo sfotteva così la Meloni: «Senza Berlusconi non va da nessuna parte. Che fa senza Berlusconi? Prende il 5 per cento?». E ancora: «Che fa, prende il 30 per cento? Non faccia come Alfano che diceva "prendo il 10 per cento" e poi ha preso il 3 per cento». Inutile ricordare come è finita cinque anni dopo. Faccia un'altra profezia per il 2027, Scanzi.

 

 

Magari allora la Meloni prenderà il 50%. Le capacità profetiche del giornalista del Fatto sono pari alla sua scarsa memoria. Ieri Scanzi postava un commento su Facebook rivolgendosi agli antifascisti perdigiorno e invitandoli a non passare «il tempo unicamente a: frignare, fare sempre gli stessi meme sul fascismo, gridare "al lupo al lupo", eccetera. Che palle!». Già, che palle. Dimentica, Scanzi, che dieci mesi fa lui pubblicava un libro (brutto) chiamato Sfascistoni. Manuale di resistenza a tutte le destre. A gridare "al lupo al lupo", però, sono gli altri...

 

 

P.S. Avvertenza ai lettori. Oggi chiudo la mia rubrica e anche la mia esperienza a Libero per intraprendere un percorso professionale altrove. Sono stati 11 anni bellissimi, di cui non smetterò di essere grato ai direttori, ai colleghi e a voi lettori. Teniamoci in contatto. Io vi tengo nel mio cuore, voi tenetemi nella vostra mente.

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