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Meloni, pericolo francese. Il professor Tarchi: "Fuoco sotto la cenere"

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"La diffidenza sicuramente c'era anche nell'immediata vigilia di questo incontro": il professore Marco Tarchi, ospite di Omnibus su La7, ha parlato così del faccia a faccia di ieri sera tra Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. "Ai giornalisti francesi, su domanda specifica, Macron aveva detto 'vedrò Giorgia Meloni se la cosa può essere utile'. È evidente che i due sanno l'uno dell'altro che cosa hanno pensato reciprocamente fino a pochissimo tempo fa", ha spiegato il politologo.

Tarchi, poi, ha continuato: "Chiunque abbia letto l'autobiografia della Meloni ha incontrato questa diffidenza dichiarata nei confronti del ruolo della Francia e della Germania. E nello stesso tempo Macron aveva espresso molta preoccupazione, prima delle elezioni, rispetto alla situazione politica italiana qualora ci fosse stato questo previsto cambiamento verso destra". Secondo il professore, "è necessario che Meloni aumenti quella sua legittimazione nei confronti delle istituzioni europee, non potendo che assumere un atteggiamento di apertura".

 

 

Il prof. Marco Tarchi a Omnibus, guarda il video

 

Il politologo ha chiarito che la premier, pur appartenendo a un'altra realtà politica, "non è collegata direttamente a Marine Le Pen, quindi il suo gruppo conservatore la mette in una posizione un po' meno drasticamente opposta a quella rappresentata da Macron". Ma quali sono i suoi rapporti con la leader di Rassemblement National? "Le Pen è alleata con la Lega di Salvini, i loro partiti sono chiaramente populisti, per cui si intendono bene su parecchie cose. Mentre il gruppo conservatore della Meloni ha posizioni diverse e anche nel passato non sono stati facili i rapporti tra le due. Capisco che la Le Pen abbia salutato positivamente questa svolta italiana, ma di fatto cova fuoco sotto la cenere".

 

 

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