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Vittorio Feltri si sfoga: "Che imbecilli", ecco con chi ce l'ha

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Vittorio Feltri
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Parlo di Milano perché ci lavoro e ci vivo da anni, ma il problema che sto per affrontare riguarda qualsiasi centro urbano. Mi riferisco ai muri delle case lordati da individui misteriosi che si divertono a imbrattare ogni parete e perfino le saracinesche dei negozi. Il risultato è pessimo: quasi tutti gli edifici mostrano segni mostruosi spacciati per opere d'arte quando viceversa si tratta di sgorbi, vera e propria sozzeria propinata senza requie da soggetti che suppongo essere giovani, anzi giovinastri. Ne deriva un spettacolo scandaloso, qualcosa di ripugnante. Ma ciò che in questa faccenda sorprende maggiormente è il fatto che nessuna autorità pubblica agisca per punire i sudicioni che usano le facciate di case private per dare sfogo alla loro creatività imbecille, convinti di essere liberi di potersi esprimere adoperando ogni tramezzo che si affacci lungo i marciapiedi come fosse foglio di carta straccia su cui riversare la propria profonda stupidità. Eppure la cosa più assurda di questo fenomeno che non sfugge agli occhi dei cittadini è che i ragazzi impegnati a rovinare i centri abitati non vengono mai perseguiti, o redarguiti, cosicché essi continuano imperterriti a vandalizzare proprietà pubbliche e private.

 

È una circostanza inspiegabile. Se - povero disgraziato non riesci a trovare un parcheggio dove lasciare tre minuti l'automobile, immediatamente sbucano dei signori che ti appioppano giustamente una salata contravvenzione, che sei costretto a pagare in fretta altrimenti la pena pecuniaria si raddoppia. Invece i cretini che deturpano lo stabile in cui abiti, di solito assai costoso, non sono mai stati penalizzati.

 

Non c'è un vigile urbano o un poliziotto che abbia preso per il collo uno dei citati sporcaccioni e lo abbia condotto in questura per rispondere delle sue malefatte. Essi ormai hanno la licenza di insudiciare qualsivoglia pannello senza che le autorità intervengano per porre fine a tanti disastri. I sindaci, compreso quello di Milano, hanno imposto numerosi divieti di circolazione alle macchine, favoriscono l'uso dei monopattini che costituiscono un pericolo costante, incrementano il ricorso alle biciclette, rendendo così il traffico incasinato in modo insopportabile, però se ne fregano se un incivile patentato, accanto al portone di casa mia, si esercita in scarabocchi vomitevoli. Così non si può andare avanti, è inammissibile che personaggi privi di cervello danneggino le nostre abitazioni senza nemmeno essere presi a calci nel sedere né rispondere dei danni arrecati. Il grado di civiltà di una società si misura dal rispetto della proprietà della gente le cui dimore sono state acquistate al prezzo di sacrifici e non sono a disposizione di grafomani e teppisti.

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