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PiazzaPulita, Formigli: "Ecco l'era Meloni". Apre la puntata così: senza vergogna

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Provate un po' a indovinare? Nel giorno dello scontro diplomatico, violentissimo, tra Italia e Francia, con gli insulti del ministro transalpino Darmanin a Giorgia Meloni, una vicenda di primissimo piano, Corrado Formigli che fa? Apre la puntata di PiazzaPulita in onda su La7 parlando di Giorgia Meloni. Ma non dell'attacco francese, bensì del video del Primo Maggio con cui il premier ha presentato il decreto lavoro, video che ha mandato fuori di testa la stampa di sinistra, che ha parlato di "roba da Istituto Luce" e "ombre fasciste". Il solito ritornello.

E Formigli, ovviamente, condivide il tutto. Nel monologo con cui ha aperto la puntata di PiazzaPulita di giovedì 4 maggio, ecco che sale in cattedra e con faccia cupa afferma: "La comunicazione dell'era Meloni. Video autoprodotti, zero domande, zero giornalisti. Il governo Meloni va in onda su Tele Giorgia". Insomma, una sorta di dittatura mediatica, secondo Formigli, sempre ossessionato dal premier.

 

Poi, il primo ospite: Roberto Saviano. Già, il Saviano che ha appena parlato di "un'Italia come la Serbia" e che si è speso nell'elogio dell'ozio contro la logica del profitto. E anche mister Gomorra, imbeccato da Formigli, ovviamente si è scatenato sul video: "La possibilità di querela dall’altro verso il basso, i poteri politici che pressano i giornalisti, è enorme in Italia. È una situazione drammatica", ha sospirato tratteggiando i consueti scenari agghiaccianti (che, però, vedo solo loro e pochi altri accoliti).

 

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