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Riccardo Levi, la lettera di dimissioni. "Solo qualche settimana fa..."

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È ufficiale: Ricardo Franco Levi si è dimesso. Il commissario Straordinario del Governo per l'Italia, ospite d'Onore alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, ha rimesso il suo mandato nelle mani del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. La proposta di nomina di Levi era stata avanzata a novembre 2021 e ratificata dal Consiglio dei Ministri nel marzo lo scorso anno.

La notizia arriva dopo la polemica scatenatasi in seguito allo scoop di Libero, secondo il quale Levi avrebbe assegnato la comunicazione per l'Italia alla manifestazione a una società belga, la IFC Next, in cui lavorerebbe il figlio Alberto. Solo qualche settimana fa il commissario era finito al centro della bufera. Il motivo ha un nome e cognome: Carlo Rovelli. Levi aveva infatti fatto retromarcia sulla presenza del fisico alla Fiera del Libro. Rovelli, dal palco del Primo Maggio, aveva duramente attaccato il governo e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Da lì, la decisione di escluderlo dall'incontro da parte di Levi, che però in poco tempo aveva di nuovo cambiato idea.
 

 

"Appalti alla società del figlio". Caso Levi, lo scoop di Libero

 

"Rinnovo l'invito al professor Carlo Rovelli per condividere con tutti noi la bellezza della ricerca e il valore della conoscenza", erano state le sue parole. E di fronte alla bufera si era giustificato: "Confermo di aver espresso le mie scelte nella qualità di commissario straordinario, senza aver ricevuto alcuna pressione o sollecitazione e per adempiere con rigore alla responsabilità istituzionale che mi è stata conferita con un decreto del Presidente della Repubblica. Sono sensibile e accolgo con soddisfazione le dichiarazioni di esponenti del governo che confermano la volontà di garantire un'aperta partecipazione alla Fiera di Francoforte, nel rispetto del principio e della difesa del pluralismo del pensiero e delle idee".

 

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