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Orsini-Parenzo, altra rissa: "Il peggiore dopo Hitler", "Cerchi posto in Iran?"

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Alessandro Orsini, dopo l'invasione della Russia ai danni dell'Ucraina, è diventato a tutti gli effetti una controversa star televisiva. Il docente universitario è stato invitato in continuazioni nei talk show politici in qualità di esperto di dinamiche geopolitiche mondiali. E, a causa delle sue controverse considerazioni sul conflitto scatenato da Vladimir Putin, è stato spesso oggetto di critiche di diversi autorevoli commentatori e colleghi. Tra questi ultimi, David Parenzo. Il conduttore de L'aria che Tira, infatti, non gli ha mai risparmiato il proprio disappunto riguardo alle sue riflessioni sul regime russo. Ma, anche in occasione dell'attacco di Hamas al popolo israeliano, sembra non aver abbassato il tiro.

Orsini, come nel caso dell'Ucraina, è ambiguo. Dopo la condanna dei crimini di Hamas, il professore riserva sempre degli appunti negativi anche per Israele. "Con gli ultimi 27 bambini palestinesi massacrati una mezz’oretta fa - scrive su Twitter - Netanyahu è diventato ufficialmente il più grande massacratore di bambini innocenti dopo Hitler. Il Likud, ambiziosissimo, dichiara: 'Abbiamo tempo per arrivare primi! Con l’aiuto di Biden ce la faremo!'".

Anche questa volta, si ripete sempre lo schema: mettere sullo stesso piano ebrei e Hitler, ovvero vittime e carnefice. E, anche in questa occasione, Parenzo ha colto l'occasione per esprimere tutto il suo disappunto sulle riflessioni del professor Orsini. "Hanno aperto i concorsi per un posto di Prof. nelle università iraniane? - si domanda ironicamente la zanzara - Ho qua un CV perfetto per lei, caro dott. Khamenei. Deve però prima chiedere una liberatoria al Fatto Quotidiano perché credo abbia esclusiva con loro".

 

 

La querelle fra i due ha radici lontane. Orsini, lo scorso 12 maggio, ha annunciato su Facebook di aver querelato Parenzo per averlo "definito ripetutamente 'feccia intellettuale' a Radio 24. Non è facile - aggiunge il professore - fronteggiare questa ondata di diffamazione soprattutto per un uomo assorbito dallo studio. Non ho tempo, ma devo difendermi". Ma sembra che la zanzara non abbia alcuna intenzione di smettere di esprimere le sue critiche al giornalista del Fatto. Su Twitter rincara addirittura la dose: "Questo signore è solo un volgare esibizionista dei social. (Aggiunga pure questo alla sua querela nei miei confronti ndr)".

 

 

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