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Amnesty, sfregio del portavoce Noury: "Salvini incommentabile"

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Prosegue il botta e risposta a distanza tra Riccardo Noury e Matteo Salvini. Il portavoce di Amnesty Italia si è scagliato contro il leader della Lega a L'Aria Che Tira, nella puntata di lunedì 30 ottobre su La7. Al centro la decisione della ong di disertare il Lucca Comics a causa del patrocinio dell'ambasciata israeliana. "Il giudizio di Salvini è incommentabile. Nel momento in cui Amnesty International denuncia crimini di guerra, e gli attacchi di questi giorni contro la popolazione di Gaza, è incompatibile stare lì". Il motivo? "Una bandiera può rappresentare un popolo, l'ambasciata il governo". 

Insomma, Amnesty non intende prendere le difese di Israele la cui reazione si è basata su "crimini di guerra e violazione del diritto internazionale umanitario". Solo poche ore fa lo scontro tra il vicepremier e la ong si è consumato su X. Il ministro ha accusato Amnesty e il fumettista Zerocalcare di "razzismo". Parole che non sono piaciute al portavoce: "Col suo commento, Salvini in questa occasione ha dimostrato di non sapere cosa sia il razzismo. Strano, perché come dimostrano i vari 'barometri dell'odio' di Amnesty International Italia, in quella materia risulta essere decisamente un esperto". 

 

 

Il riferimento è al report annuale stilato da Amnesty attraverso un monitoraggio costante delle pagine Facebook e dagli account Twitter di 85 politici, che nel 2022 ha monitorato circa 29.000 post. "Un contenuto su 100 - ha continuato Noury - incitava alla discriminazione di una persona o di un gruppo di persone. I temi più cavalcati per diffondere messaggi d'odio da parte dei politici sono stati immigrazione (53 per cento), minoranze religiose (36), mondo della solidarietà (35), Lgbtqia+ (31) e giustizia di genere (26)".

 

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