Cerca
Cerca
+

Soumahoro, mentre la moglie frodava lui ritirava premi per la legalità

Aboubakar Soumahoro

  • a
  • a
  • a

Il giorno dopo l’arresto di compagna e suocera, l’onorevole Aboubakar Soumahoro sì appella al «principio costituzionale della presunzione d’innocenza». Non prima di aver ribadito la sua estraneità alle indagini («Non sono né indagato e né risulto negli atti delle indagini della Procura di Latina. Quindi ribadisco nuovamente la mia totale estranietà»). Cosa della quale, fino a prova contraria, non dubitiamo, così come siamo convinti, da garantisti, che Lady Soumahoro e mamma saranno colpevoli se e quando la giustizia avrà fatto il suo corso. In questa vicenda di spese pazze e presunti diritti violati, c’è però una questione morale che non deve necessariamente aspettare il giudizio del giudice.

Soumahoro se ne già accorto ieri leggendo i suoi social. Sono stati in molti a consigliare al parlamentare un passo indietro, non perché giustizialisti, ma perché, secondo i follower dell’onorevole, «non potevi non accorgerti che mentre ti battevi per i diritti degli ultimi, a casa tua si spendeva e spandeva in gioielli, abiti di lusso e Grand Hotel a cinque stelle». Insomma un fatto di opportunità piuttosto gigantesco. Il tutto, lo ripetiamo, dando per buona la versione di Soumahoro che si definisce estraneo. A tal proposito, però, ieri sera Striscia la Notizia ha gettato un’ombra su questa versione. Spulciando, come abbiamo fatto noi, tra le spese della compagna e gli impegni di Aboubakar, la trasmissione di Antonio Ricci ha trovato una coincidenza piuttosto curiosa. Si riferisce a quando lady Soumahoro ha soggiornato per una notte in un hotel a Foggia, alla modica cifra (si fa per dire) di 240 euro. Ecco quello stesso giorno, stando ai suoi social, Soumahoro si trovava pure lui nella città pugliese. «Dove avrà dormito?» si chiede ironicamente Striscia?

Dicevamo della nostra ricerca incrociata, dalla quale sono uscite cose abbastanza interessanti, alcune delle quali stridono con la facciarta che il deputato Soumahoro si è costruito a suon di stivali di gomma e pugni chiusi. Ad esempio il 6 agosto 2018 mentre la moglie spendeva 298,90 euro in prodotti di bellezza, lui era a Foggia per partecipare allo sciopero dei braccianti; il 5 novembre 2018 lui era in piazza a protestare contro i decreti Salvini e a gridare «Restiamo umani». Solo quattro giorni prima la compagna spendeva 423 euro in un negozio di abbigliamento di Roma. Ancora. Il 30 novembre 2018 Liliane Murekatete ha speso 1.990 euro all’Ikea. Mr Soumahoro, invece era a Londra per fare da relatore a una conferenza alla Keynes Hall del king’s College, sul tema della sfruttamento della precarietà...

Sempre nel 2018, il 2 dicembre, dal conto della compagna di Soumahoro uscivano 1.990 euro spese alla boutique di Ferragamo. In quegli stessi giorni Aboubakar era impegnato ad organizzare la manifestazione “GetupStandup” che si sarebbe svolta il 15 dicembre in piazza della Repubblica a Roma. Un evento creato per contestare (ancora) i decreti Salvini, per chiedere permessi di soggiorno più veloci, il diritto alla casa e altro ancora. Sei giorni dopo la capatina in boutique della compagna, Soumahoro ritirava il premio Antonino Caponnetto per la legalità. Passando al 2019, mentre il 5 settembre le indagini registrano una spesa di 480 euro in una gioielleria, Soumahoro scriveva sulla sua pagina Facebook: «Novità e discontinuità hanno senso e sono tali quando lavoratori, disoccupati, giovani, famiglie e persone marginalizzate tornano a conquistare dignità e diritti. Saremo sempre da questa parte. Solo così potremo ricostruire una comunità umana». Per restare in tema potrenno definirlo un discorso... “brillante”. Il 25 novembre Lady Soumahoro era da Swarosky per fare acquisti (401,44 euro).

Il giorno prima Aboubaker era in riunione col presidente dell’Inps Tridico per «tutelare i lavoratori della terra e lottare contro sfruttamento e lavoro irregolare». Ripetiamo, ad oggi nessuno ha prove del coinvolgimento di Soumahoro nella gestione dei fondi statali da parte della cooperativa Karibu. Certo è che l’uomo ne esce quantomeno distratto. Possibile non si fosse accorto delle spese fuori portata della compagna? Non dimentichiamo che all’epoca delle spese contestate lui dichiarava un reddito di 8mila euro e la compagna risultava indigente... Intanto Orlando Tripodi, consigliere regionale del Lazio che aveva denunciato la situazione della cooperativa si dice «soddisfatto del lavoro fatto».

Dai blog