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Edith Bruck si schiera con Salvini: "Sugli immigrati ha ragione la Lega"

Francesco Storace
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Un regalo inaspettato a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. L’isteria di una sinistra sempre più filopalestinese e antisraeliana sta facendo infuriare le più importanti personalità intellettuali del mondo ebraico. E ieri si è fatta sentire la voce autorevole di Edith Bruck, scrittrice e poetessa, oggi 92enne, con sulle spalle un pezzo di vita vissuta tra Auschwitz e Dachau, in campo di concentramento. Un personaggio straordinario, a cui hanno reso omaggio personalità come il presidente Mattarella. E come Papa Francesco, che le fece anche visita nella sua casa romana.

Ebbene, Edith Bruck è stata netta con l’agenzia di stampa LaPresse. E le sue dichiarazioni sono state davvero clamorose: «Noi democratici, io e tanti amici miei, siamo sempre stati per l’accoglienza dei profughi e di tutti coloro che poveracci affogavano nel mare. In Francia il risultato qual è stato? 8 milioni di musulmani: tra loro c’è anche chi purtroppo ha imparato l’antisemitismo e disegna le stelle di David sui muri. Prima ce l’avevamo con Salvini e la Meloni ma ora anche noi stiamo cambiando idea. Sono sempre stata per accettare i migranti, ora non la penso più così perché più ne arrivano e più antisemitismo portano».

«Io ho dedicato tutta la vita all’eguaglianza e al rispetto per qualunque religione», ha concluso spiegando di non poter «più dire di lasciarli entrare". Ma la Bruck ce l’ha anche con quella cultura di sinistra che strumentalizza persino Lucca Comics. Zerocalcare ha sbagliato, dice: «ZeroCalcare doveva andare al Lucca Comics. Non serve fare la guerra singolarmente, è una cosa assurda». E aggiunge nel commentare la decisione del fumettista romano di rifiutate il patrocinio dell'ambasciata di Israele: «È una roba da matti che non riesco a capire. Ci sono dei comportamenti totalmente fuori luogo, è incomprensibile il fatto di prendere una decisione del genere. Anche perché personaggi pubblici hanno la responsabilità di dare dei segnali. Ormai tutti sono contro Israele», ha continuato Bruck spiegando «che bisognava allontanare i civili per non ammazzare nessuna donna e nessun bambino, come se ad Hamas importasse di loro. Vogliono poter dire hai visto hanno ammazzato i bambini». È tutta menzogna, non c’è un’ombra di verità».

 

 

 

Ma lui insiste. Zerocalcare punta su un fumetto per la propria “difesa”, ma la toppa è peggio del buco. Perché continua a mettere sostanzialmente sullo stesso piano i razzi di Hamas con la reazione di Israele a Gaza: «Proprio perché considero atroci i massacri subiti dai civili israeliani, non posso che considerare altrettanto atroce la punizione collettiva a cui sono sottoposti i civili palestinesi». Non una parola di condanna per i 5mila razzi sparati dai terroristi su Israele, sui crimini nei kibbutz o sui ragazzi massacrati ad una festa. Pari sono, pare di capire, Israele e Hamas per Zerocalcare. Ed è così che quelli come lui riescono ad offendere donne del livello di Edith Bruck. Ma che cosa vuole insegnare al mondo quel fumettista...? Comunque, c’è da dire che conquista seguaci che lo sostengono con argomenti surreali. Come Chiara Valerio, «È a Lucca ma non con il suo corpo...», dipinge su Repubblica dopo la legnata che il giorno prima Francesco Merlo ha dedicato proprio a Zerocalcare.

Per la scrittrice siamo di fronte ad una specie di martirio andato in scena sulle pagine del quotidiano più diffuso nella sinistra italiana, e si incarica di spazzare via ogni colpa. Ma quella paginata di Repubblica diventa solo un esercizio di amichettismo verso il solito circolo intellettuale che va difeso anche nelle castronerie che provocano solo rabbia nella popolazione. Per la Valerio il dibattito sul boicottaggio di Lucca Comics equivale a un sondaggio. Invece c’è il rifiuto di un estremismo che magari non è ma appare antisemita. Anti Israele senz’altro, e già questo fa la differenza tra una democrazia e un gruppo di terroristi assassini. Non rendersene conto è la bestialità. 

 

 

 

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