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Otto e mezzo, "l'accordo Italia-Albania?": la risposta di Gratteri spiazza tutti

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"Parliamo dell'accordo Italia-Albania sui migranti": Lilli Gruber lo ha detto al suo ospite, il neo procuratore di Napoli Nicola Gratteri, a Otto e mezzo su La7. "Lei di mafia e della pericolosità della mafia albanese parla e scrive da tanti anni - ha poi aggiunto la conduttrice - la stessa antimafia dice che l'immigrazione clandestina e il traffico degli esseri umani sono il principale business della mafia abanese. Corriamo qualche rischio?". Dopo aver detto di non poter ancora prevedere le conseguenze di questa decisione, Gratteri ha spiegato: "Il problema dell'immigrazione andrebbe lavorato e studiato a sud del deserto cioè negli Stati da dove partono gli immigrati".

Secondo il procuratore, lo sbaglio arriva da lontano: "Purtroppo i servizi segreti che si occupano della sicurezza all'estero, l'Aise, non sono mai andati al di sotto del deserto". Quando poi i migranti riescono a raggiungere il Nord Africa è più facile che riescano ad attraversare il Mediterraneo, ha proseguito Gratteri. "Ma fa bene Meloni a siglare questo tipo di accordo?", lo ha incalzato di nuovo la Gruber. E lui di nuovo ha mostrato prudenza, non scagliandosi a prescindere contro la premier e il suo governo: "Dobbiamo vedere cosa accadrà". Infine Gratteri ha convenuto con la conduttrice che il patto potrebbe aumentare il carico di lavoro dei suoi colleghi: "Chi avrà soldi proverà a fare ricorso per rimanere nel territorio italiano".

 

 

 

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