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Filippo Turetta, la teoria di Sgarbi sull'omicidio di Giulia: "Non era nel suo controllo"

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"La violenza di una guerra è assurda ma si comprende perché determinata da delle tensioni ma la violenza di una persona nei confronti di un'altra che potrebbe soltanto essere amata risulta incomprensibile, è irrazionale": Vittorio Sgarbi, ospite di Tiziana Panella a Tagadà su La7, ha commentato così l'uccisione della 22enne Giulia Cecchettin da parte del suo ex fidanzato Filippo Turetta.

Dopo una settimana di ricerche, il corpo della ragazza è stato trovato vicino al lago di Barcis, mentre il ragazzo è stato fermato in Germania. "Lei ha perso la vita - ha proseguito il sottosegretario alla Cultura - lui è in un inferno perenne qui, ha rovinato anche la propria vita. E perché lo ha fatto? Per cosa? Per la cancellazione di una persona la cui presenza sarebbe stata per lui sicuramente un conforto?".

"Ma dobbiamo pensarlo come un fatto singolo o come un fatto che ci riguarda?", gli ha chiesto a un certo punto la conduttrice. E il critico d'arte ha risposto: "Ci riguarda, perché quello che è capitato a questo ragazzo non era neanche nel suo controllo. Era dentro di lui. Credo che nel maschio ci sia una violenza di genere legata all'idea del possesso. Il possesso è quello che porta poi a questa violenza. Una donna non ha lo stesso senso del possesso".

Qui l'intervento di Vittorio Sgarbi a Tagadà

 

 

 

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