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Marco Damilano come il Pd: "Pronto a farlo", il gesto-provocazione

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Un chiaro riferimento a quanto accaduto al Teatro alla Scala di Milano dove un loggionista è stato identificato dalla Digos per aver urlato "Viva l'Italia antifascista" dopo l'esecuzione dell'inno di Mameli. A richiamare la polemica è Marco Damilano. Il giornalista e conduttore Rai era alla presentazione del libro di Giorgia Serughetti 'La società esiste', quando ha tirato fuori la carta d'identità dicendo "ecco sono pronto a essere identificato".

Poco prima, all'arrivo alla Nuvola di Roma di Elly Schlein, dalla platea un gruppo di persone ha gridato: "Viva l'Italia antifascista". D'altronde il Pd ha lanciato una vera e propria campagna social dopo la Scala dal titolo "W l'Italia antifascista". Tra i dem che hanno aderito Alessandro Zan, Chiara Braga, Peppe Provenzano, Debora Serracchiani, Arturo Scotto e Susanna Camusso. Tutti intenzionati a difendere il loggionista: "E adesso identificateci tutte e tutti".

 

 

Intanto la leader del Pd ha attaccato la maggioranza facendo un appello alle opposizioni. Il motivo? "Le contraddizioni non mancano, dobbiamo essere efficaci e forti a evidenziarle e a fare leva sulle cose che ci uniscono con le altre opposizioni anziché litigare tra di noi per le nostre differenze che se non ci fossero saremmo tutti nello stesso partito. Questo stiamo provando a fare".

 

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