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Michele Serra la spara contro Salvini: "Estremista politico, la Digos identifichi lui"

Michele Serra

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Non è proprio andata giù a Michele Serra l'identificazione dell'urlatore alla Prima della Scala da parte della Digos. Non importa se era un atto dovuto per garantire la sicurezza di tutti i presenti nel teatro del Piermarini che peraltro quel giorno, il 7 dicembre, ospitava le istituzioni come successe esattamente 23 anni fa quando un loggionista gridò "vergogna". No, per Serra, la Digos non doveva permettersi di chiedere i documenti all'uomo che ha urlato "Viva l'Italia anti-fascista". Per Serra la Digos avrebbe dovuto chiederli a Matteo Salvini.

Nella sua rubrica "l'Amaca" su la Repubblica, Serra ragiona così: "Poiché tra i compiti della Digos c’è 'tenere sotto controllo l’attività degli estremisti politici', alla Scala gli agenti in servizio avrebbero dovuto identificare il Salvini: era sicuramente, tra i presenti, il più ostile ai valori costituzionali. (Al contrario, il grido 'viva l’Italia antifascista' è quanto di più legalitario si possa affermare)". Cioè, secondo il suo ragionamento, il vicepremier e leader della Lega, votato democraticamente dagli italiani, andrebbe identificato perché considerato da Serra "estremista". Solo perché non la pensa come lui.

 

 

Ma il giornalista non si ferma qui. "Un’altra persona che, se fossi la Digos, identificherei all’istante, per dovere d’ufficio, è la sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, ovviamente leghista, che nega agli immigrati islamici regolarmente al lavoro nella sua città (senza i quali l’economia locale, dunque anche buona parte degli elettori della sindaca Cisint, sarebbero sul lastrico) la libertà di culto sancita dall’articolo 19 della Costituzione: 'Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto'".

 

 

Veniamo alla conclusione: Salvini, Cisint, "e i leghisti in genere", "dei valori costituzionali se ne fregano. Chissà se la Digos ha facoltà di agire autonomamente, o deve attendere ordini dai ministeri competenti".

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