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Giulia Cecchettin, la rivelazione della sorella Elena: "Si è vergognata a dirmelo"

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"Da parte sua meccanismi subdoli". Elena Cecchettin torna a parlare di Filippo Turetta. Alle telecamere di Quarto Grado in onda venerdì 22 dicembre, la sorella di Giulia racconta le tattiche messe in atto dall'ex fidanzato della 22enne per raggirare la giovane. "Un senso di quanto accaduto non lo troverò mai, nemmeno quando avrò 60 anni perché io e Giulia sognavamo di invecchiare insieme", premette prima di accusare il detenuto ora in carcere a Verona, "di pensare di avere il diritto sopra un'altra persona e di estenderlo al decidere se poteva vivere oppure no, se poteva uscire con le amiche, venire al mio compleanno, avere la libertà".

Insomma, meccanismi "sottili e subdoli" con cui Turetta imponeva il suo controllo su Giulia. Un atteggiamento andato via via peggiorando a ridosso della laurea di lei. Proprio questa sarebbe stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: "Lui le aveva detto 'rallenta perché io non riesco a laurearmi insieme a te, se tu dai tutti questi esami". E ancora: "In questa situazione morbosa la trattava come una sua proprietà", spiega la sorella.

 

 

 "Lui l'ha manipolata, anche solo insistendo, per tornare insieme e quando ciò è accaduto lei si è vergognata di dirmelo. Per una settimana si è sforzato di non fare scenate poi è ricominciato tutto come prima, se non peggio". Tra i comportamenti che manifestava il 22enne, quello di "controllare la sua ex in tutti modi anche attraverso i messaggi della buonanotte e aveva capito che minacciando di farsi del male mia sorella sarebbe rimasta là". 

 

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