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Gioconda sfregiata? Mario Tozzi assolve i vandali: "Non guardiamoci dentro, farebbe schifo"

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L'assalto alla teca sotto cui è custodita la Gioconda al Louvre daparte di alcuni attivisti per il clima ha scatenato diverse polemiche. C'è chi stigmatizza il gesto che ha messo a rischio uno dei quadri più importante della storia dell'arte e c'è chi invece giustifica gli attivisti.

Tra questi c'è Mario Tozzi, da sempre il prima linea per la difesa dell'ambiente. E su La Stampa Tozzi tuona: "Si levano alti gli ennesimi strepiti contro quei vandali degli ecologisti, stavolta francesi, che imbrattano addirittura la Gioconda, il dipinto più famoso del mondo. Nessun danno, finora, è stato acclarato al quadro e niente di irreparabile è accaduto, ma la nostra ipocrisia sceglie di tenere nascosto quanto quegli attivisti stanno cercando di mettere in luce: perché ci importa così tanto di opere dell'ingegno umano, che certo non finirà di dispensarci capolavori, e nulla ci interessa delle opere della natura che, quelle sì, sono irripetibili?".

 

 

E lo stesso Tozzi poi va all'attacco e addirittura se la prende con chi sostiene le "imprese" di fleximan, il misterioso assalitore di autovelox in giro per il nord Italia: "Ma il senso del ridicolo sembra non sfiorare nemmeno un'opinione pubblica incarognita e foraggiata dai più ignoranti e cinici fra i nostri rappresentanti. Diventa quasi un eroe il distruttore (o i distruttori) di autovelox che libererebbe il povero automobilista dalle vessazioni dei comuni che fanno cassa. Come se dietro non ci fosse il principio di risparmiare vite (-77% di incidenti mortali a velocità inferiori nei tratti videosorvegliati) e quello comunque di rispettare le leggi: se non voglio essere vessato, mantengo una velocità inferiore a quella massima e nessun autovelox (salvo malfunzionamenti sempre possibili) mi vesserà". Infine la bordata: "Ma sì, avete ragione: prendiamocela con gli imbrattatori del vetro di protezione della Gioconda, e non guardiamoci dentro, per carità, che ci farebbe troppo schifo".

 

 

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