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Otto e Mezzo, Travaglio gela Amadeus e Fiorello: "Bella Ciao? Non me ne frega niente"

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Un caso al Festival di Sanremo 2024, dove nella conferenza stampa di presentazione della prima serata, su invito di Enrico Lucci, Amadeus e Fiorello prima si sono dichiarati antifascisti, quindi hanno intonato Bella Ciao. Un episodio che ha fatto discutere, anche alla luce del fatto che Amadeus ha detto di volere un Festival in cui la politica resti fuori.

Di quanto accaduto se ne parla a Otto e Mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7, la puntata è quella di oggi, martedì 6 febbraio. Ospite in collegamento ecco Marco Travaglio, al quale la conduttrice chiede che cosa pensi di quanto fatto da Amadeus e Fiorello in conferenza stampa.

Il direttore del Fatto Quotidiano, nel rispondere, è netto: "Non vorrei deluderti e finire in una lista di fascisti, ma a me delle dichiarazioni antifasciste dei due non me ne può fregare niente, non cambia nulla. Chi è al governo non si dichiara antifascista perché sono indifferenti al tema. Perché continuare a chiedergli di dichiarare cosa non sono è un esercizio ozioso", premette. 

 

E ancora: "E poi Bella Ciao non c'entra niente con la guerra partigiana. Giorgio Bocca diceva di non aver mai sentito un compagno partigiano cantare Bella Ciao, la canzone è nata dopo, non è l'inno dei partigiani. Sono tutte manifestazioni di maniera e di folklore sul momento che viviamo, ma non spostano le cose", conclude Marco Travaglio.

Otto e Mezzo, qui l'intervento di Marco Travaglio: il video

 

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