Andrea Giambruno, il ritorno: "La più importante", quelle parole su Giorgia Meloni
Non è la prima comparsata dal terremoto scatenato dai fuorionda di Striscia La Notizia, perché Andrea Giambruno lo scorso dicembre, dopo diverse settimane di autoesilio dalla vita pubblica, si spinse fin dentro la tana del lupo, ossia sul palco di Atreju, la kermesse politica della sua ex compagna Giorgia Meloni. Ieri però, il giornalista, ancora “in panchina” a Mediaset dopo aver perso la conduzione di Diario del giorno, ha fatto qualcosa di ancor più audace: raccogliere l’invito della collega del Corsera Candida Morvillo a presentare insieme a Gaia Tortora al Teatro Manzoni di Roma il libro “Sei un genio dell’amore e non lo sai – Amare e farsi amare in sei semplici passi” (Harper Collins, pp.288, euro 18).
Una straordinaria mossa di marketing quella di abbinare il San Valentino, i fatti “di cuore” trattati dalla Morvillo e l’ego di Giambruno, diventato inevitabilmente protagonista indiretto della conversazione. Ma pure un assist servito dall’autrice a un suo collega e amico, per mostrarlo in una veste più “umana” dopo la demonizzazione subita a reti unificate (un plauso al coraggio di Morvillo che si è esposta alle prevedibili critiche del suo pubblico social) e aiutarlo nel suo tentativo di riottenere la conduzione (ha già tentato con Studio Aperto o il Tg4).
Ogni passaggio della chiacchierata sulle relazioni amorose, dai cliché come «amore non sei più lo stesso» o «abbiamo bisogno di una pausa» fino alle tragedie scatenate dai rapporti tossici, le opinioni di Giambruno hanno suscitato più di qualche ironia.
Gaia Tortora lo incalza fin dall’inizio: «Tu ti sei sempre amato?», «mh, sì», risponde lui convinto, «lo sospettavo...», chiosa lei. Ma anche quando la faccenda diventa più intima, con i riferimenti alla piccola Ginevra, la figlia di Giambruno e della Meloni, alla sua educazione e all’«esempio» che devono fornire i genitori, è lo stesso anchorman a fare, chissà quanto volontariamente, autoironia: «Sono certo che crescerà bene... grazie all’esempio della madre», dice.
Un tema scivoloso, visto che man mano che diventerà grande Giambruno dovrà trattare con sua figlia, come ogni padre, il rapporto con i sentimenti, la sessualità, la gestione dell’intensità dell’amore ma pure della delusione. In aggiunta, però, avrà l’incombenza di doverle spiegarle i video che troverà su YouTube. Sul palco del Manzoni, invece, l’argomento più spinoso da fronteggiare è certamente il suo trascorso sentimentale, che poi è pure il suo presente. Che la ferita sia tutt’altro che rimarginata lo si evince dal regalo che Candida Morvillo fa alla platea, accettando di cedere il riflettore al collega e chiedendogli: «Cos’è Giorgia per te?». Giambruno ripete due volte: «È stata, è e sarà sempre la persona più importante della mia vita. È una persona fantastica». Piacione sarà piacione, ma il tono di voce non mente e il rammarico si tocca con mano. Un insegnamento in più per la piccola Ginevra: certi sbagli si pagano cari.