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Ilaria Capua, la previsione: "Ci sarà una nuova pandemia, questione di tempo"

Ilaria Capua

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Dalla dengue all'aviaria all'eventualità di una nuova pandemia, Ilaria Capua, in una intervista a Il Giornale, spiega, partendo dalla dengue che "avere paura non serve", serve invece "una lotta con tutti i crismi contro le zanzare, a cominciare dalla zanzara tigre, veicolo del virus. Le istituzioni devono provvedere a bonifiche e disinfestazioni e i cittadini privati devono evitare situazioni che favoriscono la diffusione delle zanzare: dai sottovasi pieni di acqua stagnante a stagni e mini laghetti nei giardini. E poi vanno utilizzati i repellenti, assolutamente".

Perché "oltre a gestire gli arrivi dal Brasile negli aeroporti, dobbiamo evitare che la zanzara tigre si infetti e dia vita a un ciclo autoctono nazionale. Quello diventerebbe un problema", prosegue l'esperta. Anche se il vaccino esiste. "Meglio non prendere la dengue. La seconda infezione è peggio della prima", spiega la Capua, "il virus è in grado di sfruttare in qualche modo a suo vantaggio l’immunità sviluppata dall’organismo".

 

 

Rispetto all'influenza aviaria, osserva la scienziata, "la situazione è molto seria. Non per il rischio del salto di specie nell’uomo ma per la situazione sanitaria degli animali: nel 2023 sono morti o sono stati abbattuti 450 milioni di volatili. Per questo le uova in Gran Bretagna sono aumentate al dettaglio. Un costo enorme per il settore agricoltura ed è praticamente così ovunque".

 

 

E poi avverte Ilaria Capua c'è il rischio di una nuova pandemia. Questa è una certezza. "Non sappiamo quando, né se si diffonderà per via respiratoria, sessuale o oro-fecale. Ma ci sarà", avverte. "Del resto lo scorso secolo ci sono state tre pandemie influenzali (spagnola, asiatica e Hong Kong) e poi c’è stato l’Hiv. Facendo i conti, le pandemie influenzali arrivano ogni 11-40 anni".

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