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Daniele Luttazzi-choc contro Israele: "Stupri di massa? Balla propagandistica"

 Daniele Luttazzi

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Sheryl Sandberg, ex coo di Facebook, ha girato il documentario Screams Before Silence, che "rilancia la balla propagandistica degli 'stupri di massa' di Hamas", scrive Daniele Luttazzi su Il Fatto quotidiano

"Al film hanno fatto pubblicità, fra gli altri, Hillary Clinton, il Washington Post e il governo di Israele", si legge nell'articolo. In realtà, quegli stupri di Hamas sarebbero pura invenzione. Luttazzi cita quindi Nora Barrows-Friedman che nel video del giornale online The Electornic Intifada smonta le "balle" del film della Sandberg: "I propagandisti usano questa menzogna per distrarre dal genocidio israeliano che è in corso a Gaza con armamenti Usa, o per giustificarlo".

 

 

E cita anche Ali Abunimah (Ei), che spiega: "Il film della Sandberg non fornisce alcuna prova credibile neppure di un solo caso di stupro, men che meno di stupri di massa; non identifica neppure una vittima dei presunti stupri di massa del 7 ottobre, né viva né morta. Non ci sono interviste a parenti di vittime di stupro. L’unica donna israeliana intervistata non è vittima dei presunti stupri del7 ottobre. Liberata da Hamas dopo 55 giorni di prigionia, non raccontò nelle interviste di aver subito un’aggressione sessuale; lo fece mesi dopo, nell’ambito di una campagna giornalistica coordinata che coinvolse il New York Times e il governo di Israele, mentre testimonianze credibili di violenze sessuali da parte di soldati israeliani su donne e uomini palestinesi venivano ignorate dal New York Times e da altri media occidentali. Il film della Sandberg mostra video, forniti da Israele, di prigionieri palestinesi che confessano di aver commesso stupri: quelle confessioni sono state ottenute con la tortura, afferma l’associazione umanitaria Physicians for Human Rights Israel; e la stessa polizia israeliana ammette di non aver trovato alcuna vittima di quei presunti stupri. Questo fatto da solo dovrebbe screditare l'intero documentario".

 

 

Non solo. Nel film della Sandberg, aggiunge Luttazzi, "una poliziotta della base di Shura, dove vennero portati i corpi delle vittime dell’attentato del 7 ottobre, parla di 'violenze sessuali sistematiche'; ma il rapporto della polizia israeliana citato da Haaretz afferma che 5 patologi forensi non hanno trovato alcuna traccia di violenze sessuali sulle vittime. Lo dice anche un rapporto Onu: nessun indizio di stupro odi violenze sessuali".

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