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Marco Travaglio contro Chico Forti: "Come Riina, Pacciani, Hitler e Provenzano"

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Come "Riina, Provenzano&C., i nazisti a Norimberga, Pacciani, la Franzoni e ora la Pifferi, essendosi detti innocenti, lo sono". E' solo un passaggio dell'ultimo editoriale di Marco Travaglio, direttore del Fatto quotidiano che per rispondere a tono a Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu (definiti "i due presunti comici di Floris") e pure alle Iene finisce per colpire Chico Forti con parole durissime. Una deriva politica, va detto, più che prevedibile. 

Qualche giorno fa proprio il Fatto aveva chiamato "assassino" il detenuto italiano condannato all'ergastolo per omicidio in Florida e riportato in carcere in Italia grazie al grande lavoro diplomatico del governo di centrodestra. Un titolo che aveva indignato molti per la violenza polemica. Luca e Paolo a DiMartedì avevano ironizzato ricordando il trattamento del tutto di verso riservato dal Fatto a Forti ("Ex produttore ed ex velista... imprenditore trentino...") quando Luigi Di Maio aveva annunciato il suo ritorno (poi saltato).

 

 

 

E così Travaglio li inserisce con delicatezza nella lista "dopo gli scudi umani meloniani e lo zoo del Chico Forti Fan Club". Bordate anche alle Iene: "Ci davano lezioni di coerenza. Pulpito quantomai credibile: denunciano tutti, anche chi frega qualche spicciolo, ma in 27 anni non si sono mai accorte che il loro padrone frodava centinaia di milioni al fisco e finanziava la mafia, oltre a stipendiarle".

 

 

 

Quindi tocca a Chico Forti: "Si dichiara innocente, dunque è innocente: anche se aveva il movente, aveva comprato la pistola intestandola a un altro, era sul luogo del delitto, era fino a poco prima con la vittima di cui ha cancellato le tracce facendo lavare l’auto (ma non il gancio con la sabbia della spiaggia del delitto), ha mentito per depistare l’indagine e si è sempre opposto a divulgare gli atti del processo. Quindi anche Riina, Provenzano&C., i nazisti a Norimberga, Pacciani, la Franzoni e ora la Pifferi, essendosi detti innocenti, lo sono. Si attendono campagne delle Iene anche per loro e non solo per Rosa e Olindo, che invece sono innocenti perché hanno confessato". E se invece Chico fosse "solo il mandante", conclude sarcastico Travaglio, allora sarebbe "come Hitler". E l'insulto peggiore possibile è servito.

 

 

 

Altra ironia anche sulle parole del fratello della vittima, che sostiene l'innocenza di Forti: "Infatti nei processi per omicidio, prima di emettere la sentenza, si chiede sempre il permesso ai parenti del morto fino al terzo grado e, se uno non è d'accordo, si lascia perdere". 

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