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Massimo Cacciari stronca la sinistra: "Bella ciao e antifascismo? Patetico"

Massimo Cacciari

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"Pensare che qui da noi bastino l’antifascismo e Bella Ciao è patetico": Massimo Cacciari, intervistato da La Stampa, stronca così l'opposizione, che proprio oggi scende in piazza contro le riforme care al governo Meloni, premierato e Autonomia differenziata, a un passo dall'approdare in Aula. Secondo il filosofo, "il campo largo sfida una premier in carica che si è distinta in tutti i modi dal suo passato fino a guadagnare una credibilità internazionale". Per questo la loro protesta non andrà lontano. 

Altro punto a sfavore del cosiddetto campo largo, ha proseguito Cacciari, "è l’assenza di strategia. In campagna elettorale non abbiamo sentito una sola parola su come affrontare le crisi economiche e finanziarie imminenti, come gestire la crescita del debito quando ormai è chiaro che il paracadute della Bce funzionerà sempre  meno, come trattare le vere emergenze del Paese, il regresso spaventoso del welfare, la sanità, la scuola. Non abbiamo sentito nulla se non slogan".  

 

 

 

Su Matteo Renzi e Carlo Calenda, che in piazza con Pd e M5s non ci saranno, l'ex sindaco di Venezia è stato molto duro: "Dopo la figuraccia delle ultime elezioni, bisognerebbe smettere di parlare di Renzi e Calenda. Facciano quel che vogliono". Infine, sul ruolo di Elly Schlein come possibile federatrice del centrosinistra, Cacciari ha spiegato: "La sua linea sul piano metodologico è l’unica possibile, Schlein deve riuscire a trovare con i 5 Stelle l’accordo su chi debba essere il primum inter pares. Non basta mettere dentro Tarquinio e il suo opposto, quello non è pluralismo ma arlecchinismo. E il primum inter pares deve avere un programma". 

 

 

 

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